Sms e chiamate moleste all’avvocato Tre mesi di condanna per l’ex cliente
Noto legale perseguitato. All’origine dei dissapori il mancato affidamento del figlio
Se l’è presa per mesi BOLZANO con il proprio ex avvocato colpevole, a suo avviso, di avergli fatto perdere la possibilità di vedersi affidato il figlio. Decine le telefonate e messaggi minatori, che fortunatamente non si sono mai trasformati in atti concreti ma che hanno finito per integrare i reati di ingiuria e minacce. Per il secondo reato l’uomo, un 53enne residente a Merano, è stato condannato nei giorni scorsi dalla giudice del tribunale di Bolzano Carla Scheidle, che ha decretato per lui una pena di tre mesi di arresto concedendogli però la sospensione condizionale.
La giudice ha così deciso per una pena più severa di quella richiesta dal pubblico ministero Andrea Sacchetti, che aveva proposto un’ammenda di 200 euro a carico del responsabile delle condotte minacciose nei confronti di un noto avvocato del foro di Bolzano le cui generalità, a tutela della parte offesa, non vengono rese note. Per il reato di ingiurie invece la giudice ha assolto l’imputato dal momento che questa fattispecie di condotta è stata depenalizzata e non costituisce più. quindi, un reato perseguibile dalla legge. La condanna è arrivata dunque solo per il reato di molestie. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, le molestie condotte dall’uomo nei confronti dell’avvocato si sono protratte per oltre un mese, con minacce e offese via messaggio ma anche con ripetute telefonate. L’avvocato era stato difensore dell’uomo nel corso del 2011 in occasione di un procedimento avviato innanzi al Tribunale per i minorenni che doveva stabilire se concedere o meno all’uomo l’affidamento del figlio.
A causa delle sue condizioni psichiche dell’epoca all’uomo era stato negato l’affidamento del minore, notizia che il genitore aveva accolto con non poco disappunto. Dopo aver presentato addirittura un esposto all’ordine degli avvocati di Bolzano per denunciare la presunta inadeguatezza dei suoi difensori dell’epoca, l’uomo aveva lasciato passare del tempo. Nel corso del 2014 però l’uomo aveva ripreso a prendere di mira il legale, stavolta con ripetute telefonate e messaggi minatori. Solo dopo diverso tempo l’uomo aveva smesso con le persecuzioni e le offese, che nel corso del tempo avevano interessato anche gli altri che successivamente avevano preso in carico la sua vicenda. Nei giorni scorsi, al termine del processo, per l’uomo è arrivata infine la condanna.