Verdi e sinistra, patto bloccato «Un dilemma tremendo»
Gli ecologisti altoatesini non hanno deciso se aderire al progetto «Insieme per l’Italia» lanciato dai verdi nazionali e Psi. «Siamo di fronte a un dilemma tremendo» sospira il consigliere provinciale verde Riccardo Dello Sbarba, uno dei papabili per il collegio della Bassa Atesina. La portavoce Foppa: stiamo riflettendo. Il segretario del Psi Alessandro Bertinazzo ha ancora fiducia e lancia un appello all’unità.
La lista unitaria tra BOLZANO verdi e socialisti non decolla in Alto Adige. Gli ecologisti altoatesini infatti non hanno ancora deciso se aderire al progetto «Insieme per l’Italia» lanciato dai verdi nazionali e Psi. «Siamo di fronte a un dilemma tremendo» sospira il consigliere provinciale verde Riccardo Dello Sbarba, uno dei papabili per il collegio della Bassa Atesina. Il segretario del Psi Alessandro Bertinazzo ha ancora fiducia e lancia un appello all’unità. «Il centrosinistra non si presenti diviso o sarà un disastro».
L’idea iniziale era quella di costruire una seconda gamba del centrosinistra con i verdi di Angelo Bonelli, il Psi di Riccardo Nencini e il movimento di Giuliano Pisapia. L’ex sindaco di Milano però ha definitivamente rotto con il Pd passando con Liberi e uguali. Verdi e Psi però hanno deciso di andare avanti lo stesso. Lo schema nazionale prevede che sul listino proporzionale i posti vengano divisi a metà. Però in Provincia la lista unitaria è ferma al palo.
«Per noi sarebbe naturale stare con Liberi e uguali. Ma purtroppo in tutta questa vicenda le idee contano poco. É solo una questione di strategia, questo allontanerà ancor di più le persone dalla politica» commenta amareggiata Brigitte Foppa all’indomani della direzione in cui si è discusso degli scenari per le politiche. Sul tavolo ci sono tre ipotesi. Andare con «Liberi e uguali», salire sul carro di «Insieme per l’Italia» accanto a Pd e socialisti oppure mandare tutto a quel paese e saltare un giro.
«L’ultimo scenario è quello che mi piace meno» dice Foppa che sarebbe invece favorevole all’intesa con Liberi e uguali. «Abbiamo collaborato bene con Sel. Siamo riusciti a fare eleggere Kronbichler, il primo deputato di lingua tedesca non Svp. Però — aggiunge — dobbiamo tener conto che, accanto al Pd, ci sarà il simbolo dei verdi nazionali. Come alle europee questo rischia di toglierci voti. Ma soprattutto il problema è che con questa legge, se il centrosinistra non va unito sarà il disastro. Io spero che tutti rinsaviscono a Natale».
Dal segretario del Psi Alessandro Bertinazzo arriva un appello all’unità. «Io sono sempre stati ulivista anche dopo che Prodi si è ritirato. Anche se ci sono divergenze queste si possono appianare. Ma dobbiamo sederci attorno a tavolo e trovare un’accordo sui collegi uninominali. Altrimenti rischiamo di lasciare campo libero alla destra e ai Cinquestelle».
Il nodo candidature è uno degli ostacoli più difficili da sormontare. Specialmente ora che Palermo ha rifiutato . Sul tavolo rimane il nome di Gianclaudio Bressa ma «Per noi sarebbe difficile sia Brigitte Foppa sia Alessandro Bertinazzo invitano Pd e Svp a fare dietrofront.