Il contadino Schuler si converte al Bio
L’assessore «testa» la svolta. I protezionisti: passo positivo dopo il caso pesticidi
L’assessore provinciale Arnold Schuler sta convertendo una larga parte delle coltivazioni del proprio maso a biologico. L’annuncio è stato lanciato in un’intervista Rai e rilanciato dal sito Salto.bz. «Un cambiamento del genere è davvero un grande sforzo e una decisione a lungo termine. È stata coinvolta tutta la famiglia, soprattutto mio figlio, che se ne occupa già» ha detto Schuler. I Protezionisti applaudono la scelta: un atto di coerenza.
«Tutti noi dobbiamo mantenere e coltivare il nostro ecosistema: questo nell’interesse della popolazione e anche dei masi, che hanno ancora bisogno di terreni sani per dare prodotti all’altezza».
L’assessore provinciale all’agricoltura, Arnold Schuler fissa in questo modo la cornice della sua decisione — comunicata in un’intervista Rai e poi rilanciata dal sito d’informazione Salto.bz — di convertire in «bio» una larga parte delle coltivazioni, soprattutto mele, del suo maso di Plaus. Un luogo di produzione dove già la coltivazione integrata era consistente. Ma ora c’è la svolta decisiva.
«Un tale cambiamento è davvero un grande sforzo e una decisione a lungo termine — spiega in sostanza Schuler nell’intervista a Salto.bz — hai tre anni di transizione, ci sono molte cose che devono essere ripensate, nuove macchine da prendere. Come è nata la decisione? È stata coinvolta tutta la famiglia, soprattutto mio figlio, che si occupa già managerialmente delle nostre attività».
Una decisione — quella relativa al «bio» — che per Schuler arriva in concomitanza con l’arrivo di circa 2.000 nuove piante di una nuova varietà, resistente alle malattie. Ci sarà anche in funzione per esempio un moderno dispositivo per la spazzolatura, vista la scelta di voler fare a meno degli erbicidi.
Il maso di Plaus, insomma, si appresta a modernizzarsi perfettamente in linea con il «Concetto Bio 2025», varato dal consiglio provinciale, che ha come obiettivo il raddoppio delle coltivazioni biologiche entro tale data. Questo a prescindere dalle altre tipologie di agricoltura.
« Trovo importante che entrambe le parti, integrata e bio, possano continuare interagire — spiega Schuler nella stessa intervista — la coltivazione integrata è già stata in grado di assorbire buona parte del bio negli ultimi anni. Ed è chiaro che entrambi i metodi di coltivazione devono ancora evolversi in termini di protezione delle colture».
Non appena appreso della «svolta bio» dell’assessore Schuler — con cui in passato c’erano stati momenti di confronto, anche talvolta acceso — gli esponenti del Dachverband manifestano la propria soddisfazione.
«Ci congratuliamo con Schuler per questa decisione, coerente la strategia ufficiale della Provincia — spiegano i Protezionisti — si tratta di una decisione privata in linea con gli impegni presi dal mondo associazionistico e dal Bauernbund. Un passo che dà all’intera strategia più credibilità e di serietà. Siamo oltremodo soddisfatti soprattutto dopo il dibattito che si era scatenato sul “caso Malles” (con il controverso referendum anti-pesticidi, ndr). A questo punto — concludono i Protezionisti — speriamo che molti altri coltivatori prendano esempio dalla decisione dell’assessore Schuler e facciano anche loro il passo decisivo verso la produzione biologica».