Tra candele e giocolieri Chiusa, mercatino magico
Natale è arrivato, ma anche se siete concentrati su cenoni della Vigilia e pranzi del 25 dicembre, in attesa poi dei brindisi del Capodanno, c’è ancora qualche scorribanda enogastronomica che potete concedervi.
Partiamo dai mercatini di Natale: in regione non c’è che l’imbarazzo della scelta, ma tra i più particolari c’è sicuramente quello medievale di Chiusa, che chiude i battenti proprio domani. Centinaia di candele danno vita a un sentiero luminoso che si snoda attraverso i tortuosi vincoli della storica cittadina altoatesina, costellata di nicchie nascoste in cui il tempo sembra essersi fermato.
Le suggestioni di epoche passate sono animate da giocolieri e mangiafuoco, che narrano storie ai passanti, commercianti provenienti da Paesi lontani espongono la loro merce con fare seducente, insolite creature si fanno largo tra la folla, le dolci melodie dei cori natalizi aleggiano nell’aria, mentre dai corni delle Alpi risuonano sonorità profonde e avvolgenti.
Al Mercatino natalizio medioevale di Chiusa, insomma, l’atmosfera è davvero speciale e anche le bancarelle, che si celano dietro rami di abete o sono ospitate in antiche cantine, portano indietro nel passato con i venditori agghindati con abiti storici di lana e velluto. Qui, tra ciotole in legno tornite, pantofole in feltro, figure del presepe finemente intagliate, potrete trovare anche prodotti realizzati con le erbe aromatiche dei masi contadini e un’ampia proposta culinaria, tra Krapfen dolci e salati, fondute di cioccolato, spiedini alla frutta glassati e svariate pietanze a base di selvaggina autoctona arrostita sul fuoco.
Se invece siete dalle parti della Val Sarentino, fate un salto al mercatino di Sarentino per assaggiare lo Stiezl, un tipico pane ripieno di speck. Troverete anche prodotti al pino mugo, miele e formaggi.
In Trentino, invece, tra i mercatini di Natale più particolari è iscritto sicuramente quello di Rango, sull’Altopiano del Bleggio, considerato uno dei «Borghi più belli d’Italia» con i suoi 90 «volti», i vicoli, i porticati, gli androni, le vecchie legnaie, i cortili e le caratteristiche piazzette. È qui che, all’interno delle vecchie case contadine che compongono il presepe e il mercatino, trovate le eccellenze agroalimentari locali, come le rinomate noci del Bleggio o il particolarissimo insacco Ciuiga del Banale, ma anche prodotti di aziende agricole e artigianali dei paesi abruzzesi colpiti dai terremoti del 2009 e 2016.
A Siror, antico borgo a nord della Valle di Primiero, si trova invece il più antico Christkindlmarkt del Trentino, ma soprattutto una rarità gastronomica: brazedel di Siror, ciambella tipica di questo periodo, che potrete gustare assieme ad altre specialità proposte come Zelten trentino, salumi e frittelle.
Infine, una segnalazione per chi non ha ancora deciso cosa fare il 31 dicembre e vorrebbe qualcosa di alternativo e gourmet: Rovereto, allora, fa al caso vostro perché nella Città della Quercia va in scena un ultimo dell’anno a colpi di street food. Dalle 11 del mattino fino alle 2 di notte del primo giorno dell’anno in piazza Rosmini saranno allestite le bancarelle del «Rovereto Street Food Festival», ci sarà un aperitivo con buffet e poi musica con il concerto dal vivo dei TBC e il dj-set di Massimiliano Acquaviva in diretta su Radio 80 Forever Young, fino al conto alla rovescia di mezzanotte e quindi un invitante brindisi gourmet (ingresso libero).
Rango, pantofole e dolci si vendono nel borgo. A Siror c’è il mitico brazedel