Giudiceandrea, i primi sei mesi «Trend buono»
Produttività elevata, dialogo con il Nord Europa. Pan: «Forum italo-tedesco, francesi interessati» Giudiceandrea lancia le «cinque I». Chiesti più investimenti: determinanti infrastrutture e aeroporto
Più infrastrutture, attenzione alle industrie e investimenti nel bilancio provinciale. Li chiede il presidente di Assoimprenditori Giudiceandrea facendo il bilancio dei primi sei mesi di mandato.
Appello all’ateneo «Il nuovo consiglio di Unibz deve recepire l’importanza di essere vicini alle imprese»
Lasciati alle spalle gli anni della crisi, oggi il quadro del manifatturiero altoatesino non potrebbe essere più roseo: dalla produttività pro capite pari a 82.494 euro a lavoratore — un valore fra i più elevati d’Europa — a una quota dell’89% di contratti a tempo indeterminato; dal costo del lavoro pari a 54.353 euro a dipendente alla retribuzione lorda media annua pari a 40.000 euro dei 37.033 lavoratori (uno su cinque sul totale provinciale) delle 461 imprese, un valore superiore del 38% rispetto al reddito medio altoatesino che si attesta sui 29.000 euro; dalle esportazioni verso 170 Paesi del mondo per un ammontare di 2,45 miliardi di euro ai 3,1 miliardi di valore aggiunto prodotto. E l’elenco potrebbe continuare. Un panorama felice che però non è affatto scontato rimanga tale. «Affinché ciò avvenga occorre un’industria forte in un Alto Adige che continui a rappresentare una business location competitiva grazie quelle che abbiamo chiamato le cinque «I»: innovazione, internazionalizzazione, infrastrutture, investimenti, intelligenza» sottolinea il presidente di Assoimprenditori Federico Giudiceandrea.
Il numero uno degli industriali ha riunito ieri i suoi sette vice per tracciare un bilancio dei suoi primi sei mesi da timoniere e delineare la strada da seguire e le priorità del futuro, che si inseriscono proprio nelle cinque «I» indicate. Fra tutte sembra stare particolarmente a cuore degli industriali la questione infrastrutturale, con «direttrici stradali e soprattutto l’aeroporto» che connettano la provincia al resto d’Europa e del mondo, supportando così le imprese nel necessario processo di internazionalizzazione che, solo, può garantirne lo sviluppo futuro. Particolarmente a cuore a Giudiceandrea sta anche la visione futura che si concreta attraverso gli investimenti: «La politica ha recepito le nostre critiche rispetto a un bilancio provinciale squilibrato verso la spesa corrente: troppo, nell’ottica secondo cui solo gli investimenti possono garantire prospettiva e sviluppo per il futuro». Anche sui costi dei terreni Giudiceandrea chiede alla politica di fare di più: «In Alto Adige parliamo di 600/700 euro al mq per un terreno produttivo, a fronte dei 30/40 pagati in Germania: anche questo squilibrio andrebbe compensato». Un ultimo punto è per Giudiceandrea sostanziale: «Il nuovo consiglio dell’Unibz dovrà esprimere una maggiore vicinanza alle industrie, la cui importanza è stata capita anche dai centri di ricerca che operano all’interno dei Noi Techpark». Oltre alle cose da aggiustare però ci sono anche successi da mietere, ricorda il past president Stefan Pan: «Siamo diventati un modello per l’Europa e ora anche la Francia intende prendere parte a quello che è stato ribattezzato «il processo di Bolzano» con i contatti avviati fra la nostra Confindustria e i nostri omologhi tedeschi».