Totem contestati Il bar Cristallo evita la chiusura
Il bar Cristallo, almeno BOLZANO per il momento, riesce a evitare i due mesi di chiusura imposti dall’amministrazione comunale. Al centro del contenzioso, la lotta contro i famigerati «totem»per il gioco online. Il Consiglio di Stato ha sospeso il provvedimento sanzionatorio emesso dal Municipio: tutto è rimandato a fine giugno, dopo che si sarà tenuta l’udienza di merito. Intanto il Capoluogo è sempre più in prima linea — sia dal punto di vista politico che da quello giuridico — nella lotta contro la proliferazione del gioco. «Dal primo gennaio — ricorda il vicesindaco Christoph Baur — è scattato il passaggio di competenze sulle licenze dalla Provincia ai Comuni. Per questo saremo chiamati a valutare con attenzione ancora maggiore il rispetto delle norme sul nostro territorio».
Il caso del bar Cristallo — popolare locale a gestione cinese di ponte Palermo — era scoppiato lo scorso autunno. All’origine della vicenda, gli accertamenti con cui la Guardia di finanza aveva rilevato l’utilizzo di totem per l’accesso a siti di gioco illegali in quanto non collegati alla rete ufficiale dei Monopoli. A seguito dell’attività delle Fiamme gialle (che nel locale di via Palermo avevano più volte sequestrato i totem contestati), il Comune aveva adottato un provvedimento di chiusura temporanea dell’attività dell’esercizio (60 giorni il periodimento do di punizione stabilito). Il provvedimento del Municipio era stato immediatamente impugnato al Tar dall’esercente. I giudici di primo grado, tuttavia, avevano dato ragione al Comune. «Gli esercenti — avevano esultato Baur e il sindaco Renzo Caramaschi in una nota — sono avvisati. Non è consentito, attraverso i totem, l’accesso a siti di gioco online. Ringraziamo la Guardia di Finanza per il lavoro svolto».
Ma la partita è ancora lunga. Dopo la sconfitta «di tappa» al Tar, la società titolare (Ying Snc) si è rivolta tramite i legali specializzati Cino Benelli e Alberto Gallippi — al Consiglio di Stato. E i giudici romani, a differenza dei colleghi bolzanini, hanno concesso la sospensione del provvedimento. «Ritenuto che l’interesse pubblico prospettato possa considerarsi salvaguardato adeguatamente anche attraverso il rinvio dell’eventuale applicazione del provve- sanzionatorio all’esito della decisione nel merito — si legge nell’ordinanza firmata dall’estensore Oswald Leitner — si sospende l’esecutività della sentenza del Tar». Tutto rinviato, dunque, a fine giugno, quando l’appello verrà discusso nel merito.
Baur segue gli sviluppi di questo caso e non solo. «L’impegno contro la proliferazione del gioco assunto dalla Provincia è condiviso dalla nostra giunta — osserva —. Il passaggio di competenze ci responsabilizza ulteriormente come amministrazione nel far rispettare le regole».
Il contenzioso Il capoluogo aveva disposto due mesi di stop: sanzione rinviata alla sentenza di merito Da gennaio tocca ai Comuni e non più alla Provincia decidere sulle licenze