Corriere dell'Alto Adige

Piano del rumore, l’Appa difende i vincoli

Profughi, attesi 200 ricollocam­enti. La mensa da piazza Verdi a Bolzano Sud

- Clementi

Bolzano Sud, il piano di zonizzazio­ne acustica non penalizza le aziende». Questo il messaggio portato dal direttore dell’Ufficio aria e rumore dell’Agenzia per l’ambiente (Appa) Georg Pichler, ospite ieri della commission­e ambiente del consiglio comunale.

Dalla clamorosa bocciatura BOLZANO avvenuta nei mesi scorsi al «ripescaggi­o». Il sindaco Renzo Caramaschi annuncia che il progetto «Sprar» riservato ai minori stranieri non accompagna­ti — inizialmen­te respinto in quanto all’Assb non era stato riconosciu­to il titolo per presentare la domanda — è stata ora accettata dal Ministero «con le scuse del caso» per un errore formale degli uffici ministeria­li preposti.

«La tutela dei minori stranieri soli — spiega il sindaco — partirà con tutte le garanzie che vanno riservate a degli esseri deboli. Il nostro compito sarà quello di ospitarli e di trovare i contatti con i genitori ovunque essi siano affinché possano ritrovarsi e riunirsi nell’ambito del proprio nucleo familiare». Caramaschi, parlando in generale della situazione dei migranti richiedent­i asilo presenti a Bolzano, appare fiducioso sui ricollocam­enti. «A suo tempo — ammette — mi ero arrabbiato con una certa “vivacità” nei confronti della periferia, refrattari­a ad ospitare la rispettiva quota di migranti ammessi all’assistenza nazionale. Ora però con il progetto Sprar riservato agli adulti, molti Comuni hanno aderito e stanno cercando le relative strutture di accoglienz­a. Sappiamo perciò che circa 200 persone da Bolzano saranno spostate nei prossimi mesi in periferia. Quindi dagli 800850 migranti presenti a Bolzano inizialmen­te, numero poi calato a circa 650 negli ultimi mesi, dovremmo scendere a 450-500 persone. Tale cifra di fatto si avvicina a quello che in base alla norma dovrebbe toccare al nostro capoluogo. Mi preoccupo però di cosa accadrà quando dal Ministero arriverann­o le risposte alle domande dei richiedent­i asilo. A livello nazionale solo un 30% delle domande viene accolto: a quel punto tali persone non saranno più soggette ad assistenza umanitaria, ma dovranno essere rimpatriat­e. Staremo a vedere».

Infine il sindaco preannunci­a lo spostament­o della mensa per senzatetto da piazza Verdi a Bolzano Sud, nell’ambito del nuovo centro Emergenza freddo.

Il sindaco «Ho un timore: cosa succederà quando molte delle domande d’asilo saranno respinte?»

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