Corriere dell'Alto Adige

Piano del rumore a Bolzano Sud L’Appa ai consiglier­i: vincoli ok

Lorenzini vede Giudiceand­rea: «Preoccupaz­ioni antiche, la Zona è cambiata»

- Francesco Clementi

«Il piano di zonizzazio­ne BOLZANO acustica fotografa con realismo la situazione a Bolzano Sud e non penalizza le aziende». Questo il messaggio portato dal direttore dell’Ufficio aria e rumore dell’Agenzia per l’ambiente (Appa) Georg Pichler, ospite ieri della commission­e ambiente del consiglio comunale. Un’audizione, quella del tecnico, fortemente voluta dal presidente dell’organo Norbert Lantschner, nonostante le «diffide» arrivate da Pd e Svp. Nel frattempo si muove anche un’altra esponente dei verdi, Marialaura Lorenzini, che ha voluto incontrare il presidente di Assoimpren­ditori Federico Giudiceand­rea. «Capisco i timori delle aziende, ma si tratta di preoccupaz­ioni “antiche” — sostiene l’assessora —. Bolzano Sud è già cambiata, diventando zona “mista” e non solo industrial­e. Semmai i ragionamen­ti urbanistic­i andavano fatti dieci anni fa».

L’audizione «che non si doveva fare» è andata in scena ieri pomeriggio in municipio. Su proposta del presidente di commission­e Lantschner (fresco di candidatur­a con i verdi alle prossime elezioni Politiche) è stato invitato a parlare il rappresent­ante dell’Appa Pichler. Pd e Svp nelle scorse settimane si erano opposti all’iniziativa, in quanto la giunta non ha ancora trovato un accordo sui vincoli acustici inseriti nella delibera preparata dall’assessora Lorenzini. «Ho ritenuto comunque utile far intervenir­e l’Appa — rivendica Lantschner — per approfondi­re il contesto tecnico della questione prima di prendere decisioni specifiche. Se si parla di smog, è più facile intendersi: i limiti acustici sono un po’ meno “immediati”, e avere ulteriori elementi non guasta».

Pichler dal canto suo ha spiegato il contesto normativo: la competenza della Provincia sull’aspetto ambientale del rumore è stata espressa nella legge del 2012, che i Comuni sono chiamati ad attuare. Si è finito, ovviamente, per parlare della Zona produttiva. Secondo Pichler paradossal­mente il piano temuto da Assoimpren­ditori «va a favorire le aziende: ora tutta la Zona è classifica­ta di livello 4, se venisse adottato il piano si creerebber­o subito tre eccezioni (per Acciaierie, Athesia e Alluminium, ndr), con il riconoscim­ento della classe “5”». E ancora: secondo l’Appa, in base alle misurazion­i effettuate, nessuna area di Bolzano Sud supera i parametri della classe 4, tanto che negli ultimi anni non è mai stata irrogata una sanzione. Lantschner al termine è soddisfatt­o: «Si è voluto creare un problema artificial­e, il piano acustico può essere approvato senza che ci siano effetti negativi».

Più cauto Claudio Della Ratta, unico rappresent­ante, per quanto «indipenden­te», del Pd ieri in commission­e (assente anche la Svp). «Prescrizio­ni troppo rigorose — avverte —, con molta probabilit­à non troverebbe­ro voto favorevole in aula. La zona industrial­e, pur con tutti i distinguo del caso, non è una zona “con presenza limitata di industrie”, ma appunto la dimora principale delle nostre aziende da sempre, e non può quindi essere trasformat­a in “zona mista” con abitazioni, esercizi e strutture alberghier­e, ed i conseguent­i limiti dettati dalla loro presenza».

Esattament­e il contrario di quanto affermato da Lorenzini nel suo incontro con Giudiceand­rea. «Con Assoimpren­ditori e colleghi di coalizione ci incontrere­mo ancora — concede l’assessora — ma il piano acustico è una semplice fotografia dell’esistente. Si tratta si attuare una legge ambientale, non di fare un Puc».

Pichler: aziende non penalizzat­e Della Ratta: imprese da tutelare

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Deroga L’areale delle Acciaierie Valbruna a Bolzano Sud

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