Corriere dell'Alto Adige

Val Senales, strada sgombra Turisti liberati

Alta Venosta, precipitaz­ioni eccezional­i. Le valanghe incombono

- V. L. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Riapertura completa della strada del val Senales: il blocco tra domenica e lunedì aveva costretto circa 400 turisti a rimanere negli alberghi e pensioni di Maso Corto, dove le ultime nevicate avevano determinat­o una situazione di stop totale alla circolazio­ne. Il tratto fra Vernagt e Maso Corto è stato fresato dai mezzi del Servizio strade.

Si è concluso ieri pomeriggio, con la riapertura completa della strada, il blocco che tra domenica e lunedì ha costretto circa 400 turisti a rimanere negli alberghi e pensioni di Maso Corto, dove le ultime nevicate avevano determinat­o una situazione di stop totale alla circolazio­ne. Ieri mattina sono partiti i lavori per la riapertura della strada provincial­e della Val Senales, e il tratto fra Vernagt e Maso Corto è stato fresato dai mezzi a disposizio­ne del Servizio strade della Provincia. Contempora­neamente, è stato effettuato un sopralluog­o aereo, grazie all’utilizzo di un elicottero, per valutare la situazione in tutta la zona dell’Alta Val Venosta. Dall’alto è stato possibile stimare il concreto pericolo di valanghe, e visualizza­re le slavine che già si sono staccate dai pendii, alcune delle quali innescate in maniera artificial­e con l’utilizzo di cariche esplosive. Dopo questo sopralluog­o è stato deciso di dare il via agli interventi di sgombero per riaprire anche l’ultimo tratto della strada di Passo Resia, quello compreso fra San Valentino alla Muta e Resia, con le operazioni che si sono concluse poco prima di mezzogiorn­o.

Nonostante sia tornato il sole su tutta la provincia, il pericolo valanghe resta al massimo livello in particolar­e lungo la cresta di confine tra Resia e il Brennero. Quello in corso entrerà nella storia come un inverno record: A Melago, in Vallelunga, dove ieri è stato evacuato un albergo, «dal primo dicembre sono caduti complessiv­amente 3,3 metri di neve e solo negli ultimi sette giorni 1,4 metri», informa il meteorolog­o provincial­e Dieter Peterlin. A valle si registrano 1,5 metri, mentre a Roia di Fuori in alta val Venosta finora sono caduti addirittur­a 3,6 metri di neve.

I circa quattrocen­to turisti rimasti bloccati erano quasi tutti polacchi: numeri comunque piuttosto inferiori rispetto ai 1000 ospiti dell’alta stagione. Gli ospiti sono rimasti giocoforza in ferie prolungate ma, come riferito dai gestori di uno dei più grossi alberghi della zona, il «Blu Hotel Senales», «la situazione è sempre rimasta tranquilla e gli ospiti hanno usufruito della nostra spa, della piscina e del miniclub per bambini».

Alcuni turisti hanno inoltre approfitta­to per slittare nelle zone rimaste sicure. Ieri, però, chi ne ha avuto necessità, ha potuto lasciare la valle e rientrare.

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