Corriere dell'Alto Adige

Il Comune taglia gli orari di apertura Martedì pomeriggio sportelli chiusi

La giunta dà l’ok al piano: scompare il martedì pomeriggio, tre mattine con chiusura anticipata alle 12 Franch: «Esigenze organizzat­ive, sono aumentati i carichi di back office». Si cambia dal primo maggio

- Clementi

La giunta comunale ha dato il via libera alla proposta — portata in giunta dall’assessora Monica Franch — di riorganizz­are gli orari di apertura al pubblico degli uffici. In tutto vengono tagliate due ore, salta il martedì pomeriggio. «È aumentato il lavoro di back

office» spiega Franch.

Quadro variegato Già oggi il 24% degli sportelli non è operativo dopo la pausa pranzo

Due ore in meno alla settimana di apertura al pubblico (da 23,5 a 21,5), un solo pomeriggio a disposizio­ne dei cittadini (soppresso il martedì, rimane il «giovedì lungo»), chiusura anticipata di mezz’ora (dalle 12.30 alle 12) il lunedì, mercoledì e venerdì. Queste le modifiche agli orari del municipio proposte nell’ultima seduta di giunta. Il promemoria, preparato dalla dirigente Sylvia Profanter e presentato dall’assessora al personale Monica Franch, ha ottenuto il via libera dalla giunta Caramaschi: salvo ripensamen­ti, le modifiche entreranno in vigore dal primo maggio. «Non è una riduzione dell’accessibil­ità — assicura Franch —, ma una semplifica­zione basata sul fatto che sempre più pratiche vengono gestite online».

Nell’ultima seduta dell’esecutivo cittadino, sindaco e assessori si sono occupati anche degli orari di apertura del municipio. A scanso di equivoci: la proposta non riguarda una serie di servizi (tra qui quelli ritenuti essenziali) che hanno esigenze e utenza particolar­i, come pompe funebri, centri civici, Urp, Anagrafe, bibliotech­e, musei, farmacie comunali, Polizia municipale. Gli orari in questione riguardano tutti gli altri uffici amministra­tivi che, per una parte della giornata, devono essere accessibil­i al pubblico. Qualche esempio? Tra quelli più presi d’assalto vanno ricordati senz’altro l’ufficio tributi, l’ufficio commercio, lo sportello pratiche edilizie, l’ufficio refezione scolastica.

Più volte, in passato, l’orario è stato limato. Teoricamen­te, come da cartello affisso sulla porta a vetri di vicolo Gumer, tutti questi uffici dovrebbero rimanere accessibil­i al pubblico per 23 ore e mezzo a settimana. In realtà, come è emerso dalla ricognizio­ne effettuata, la situazione è un po’ più caotica: il 22% degli uffici ha orario solo mattutino e il 24% non apre il martedì pomeriggio. «Di qui l’esigenza di uniformare la situazione — spiega Franch — per dare al cittadino la garanzia di trovare aperto quando ha bisogno». Proprio l’attuale incertezza, con ogni probabilit­à, ha influito sull’afflusso del pubblico negli ultimi anni, come emerso dai dati. Non stupisce dunque che l’affluenza il martedì pomeriggio sia rimasta sempre più bassa rispetto al giovedì, giorno ormai percepito dal cittadino come quello di apertura prolungata (non solo in Comune).

L’altro obiettivo del piano è dare agli uffici più tempo a disposizio­ne per sbrigare il «sempre maggiore carico di lavoro in back office». Ma ridurre l’orario non è comunque un segnale negativo di questi tempi? «No, perché ormai molte pratiche — risponde Franch — vengono avviate e gestite online, senza che il cittadino debba venire fisicament­e in ufficio. Inoltre daremo garanzie di effettiva apertura negli orari indicati: attività interne come riunioni o altro dovranno essere svolte sempre al di fuori della fascia di apertura al pubblico».

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