Nuove regole per pagare l’Iva in Svizzera
L’export altoatesino è cresciuto di 5 milioni di euro fra il 2015 e il 2016
Nuove regole in vigore da gennaio per le aziende altoatesine che lavorano o esportano in Svizzera. Ogni impresa che raggiunge un fatturato globale pari a 100.000 euro ha l’obbligo di pagare l’imposta sul valore aggiunto sul suolo elvetico. Fare affari oltreconfine rimane però interessante: ecco perché Idm Alto Adige nei giorni scorsi ha organizzato uno stand collettivo alla fiera Swissbau di Basilea. «Il mercato svizzero è importante per le aziende locali e nel 2016 è stato secondo soltanto a Germania e Austria per quanto riguarda il nostro export» ricorda il direttore di Idm Hansjörg Prast. In particolare le imprese altoatesine che esportano macchinari e prodotti in metallo hanno ricavato buoni profitti. «Si tratta certamente di un mercato impegnativo, che va conosciuto bene» mette in guardia Prast. A questo scopo esiste Export Helpdesk di Idm, che fornisce informazioni e consulenze su regolamenti e procedure relativi alle esportazioni. «In Svizzera l’edilizia offre buone opportunità per le aziende artigiane e i fornitori di tecnologie impiantistiche» aggiunge Bettina Schmid, responsabile del Sales di Idm. Un altro trend sul mercato svizzero è quello alimentare, che dal 2015 al 2016 ha visto una crescita delle importazioni dall’Alto Adige di poco inferiore ai 5 milioni di euro. In risposta a questa tendenza, nel 2017 delle aziende attive nel settore alimentare e nelle forniture alberghiere hanno preso parte alla fiera Igeho di Basilea oltre che iniziative ad hoc per vendere nuovi prodotti.