Kronplatz, emozioni vere Brignone si piazza terza
Quarto podio stagionale, secondo nel gigante per Federica Brignone. La sciatrice di La Salle ha conquistato ieri la terza piazza nel gigante femminile di Coppa del mondo sulla pista Erta di Kronplatz, in Val Pusteria. Dopo essersi ripresa dall’influenza che l’aveva costretta a rinunciare al superG di Cortina nel weekend scorso, l’azzurra ha ritrovato lo smalto necessario per chiudere a podio e arrendersi soltanto alla tedesca Viktoria Rebensburg, prima con il tempo di 2’06’’19, e alla norvegese Ragnhild Mowinckel, arrivata a soli 3 centesimi dalla vincitrice e al secondo podio in carriera, il primo in gigante. La scandinava era davanti a tutte dopo la prima manche, con la Brignone quinta a 43 centesimi: splendida però la seconda frazione della valdostana, che grazie al terzo tempo è riuscita a scalare le due posizioni necessarie a garantirle il 23esimo podio in carriera. Proprio qui, un anno fa, Brignone aveva centrato la vittoria: «Questa pista è difficile e bellissima allo stesso tempo — ha detto a caldo l’azzurra — dovremmo fare tutte le gare così: ho dato tutto e sono veramente contenta. Fin dalla mattina ho messo via l’idea di essere malata, ho salvaguardato le energie per le due manches e non è stato semplice. Non ero al 100%, ma sono contenta di come ho affrontato la gara. Non si può accontentarsi dei risultati, ma bisogna continuare a prepararsi sempre meglio».
Fuori nella prima manche invece la superfavorita, Michaela Shriffin, solo un sesto posto per un’altra delle pretendenti alla vittoria finale, la francese Tessa Worley. Ottima la gara di Marta Bassino, seconda a metà gara e quarta alla fine, suo miglior risultato stagionale, a soli 22 centesimi dal podio. Ottava Irene Curtoni, quindicesima invece la paladina di casa, Manuela Mölgg. «Si cerca sempre il massimo e ovviamente avrei voluto salire sul podio – ha spiegato l’altoatesina – ma la squadra complessivamente ha fatto bene. Ora dovremo fare ancora risultato a Lenzerheide e poi nella gara più importante, quella delle Olimpiadi».
La classifica di specialità è guidata adesso dalla Rebensburg, con 422 punti, seguita da Mikaela Shriffin a 385 e Tessa Worley a 370. Quarta Federica Brignone con 245 punti.
Tra gli uomini invece la squadra azzurra cercava il colpo di coda a Schladming, nell’ultimo slalom stagionale prima delle Olimpiadi. L’obiettivo, sulla storica Planai, era quello di rimediare a una stagione negativa per gli slalomisti italiani: è arrivata la miglior prestazione dell’anno, ma non il podio. Eppure dopo la prima manche le premesse erano ottime: Stefano Gross aveva chiuso al terzo posto, seguito a ruota dall’altoatesino Manfred Mölgg. Nella seconda prova, però, entrambi gli azzurri commettono errori che costano le prime tre posizioni: la vittoria, la sesta stagionale nello slalom, è andata all’inarrestabile Marcel Hirscher, che ha chiuso con 39 centesimi di vantaggio sul norvegese Henrik Kristoffersen (sceso tra le palle di neve lanciate dal pubblico austriaco). Terzo lo svizzero Daniel Yule, quinto Mölgg e settimo Gross.
Saluta invece tra le lacrime, dopo 21 anni di carriera e senza qualificarsi per la seconda manche, l’altoatesino Patrick Thaler.
«Già prima della gara sentivo l’emozione per l’ultima gara. Non è facile dire ciao dopo 20 anni, lo sci mi piace, ma per come è andato l’anno è giusto che io chiuda qui. Lo sci — spiega Thaler — è stato la mia vita, non conosco altro. Ventun’anni fa qui a Schladming feci secondo ai Mondiali juniores, due settimane dopo esordii in Coppa. Purtroppo non ce l’ho mai fatta a vincere ma ho fatto tre podi e ho sempre dovuto lottare, i risultati migliori li ho ottenuti alla fine».