Medici di famiglia, ok alle «aggregazioni»
Patto Provincia-sindacati per aumentare la copertura oraria e garantire uniformità
È stato siglato ieri pomeriggio dall’assessora alla salute Martha Stocker, e dai quattro sindacati dei medici di famiglia l’accordo definitivo relativo alle aggregazioni funzionali sul territorio.
Le cosiddette «Aft» rappresentano una rete funzionale tra vari medici di medicina generale collegati anche per via informatica, e attraverso queste aggregazioni i medici saranno ora in grado di garantire una maggiore copertura oraria del servizio ambulatoriale fornendo un approccio uniforme soprattutto per quanto riguarda l’assistenza dei malati cronici.
Secondo l’assessora alla salute, Martha Stocker, «l’accordo costituisce un passo in avanti importante per migliorare l’assistenza sul territorio e per un approccio più uniforme e condiviso con i medici di medicina generale ed i pazienti affetti da malattie croniche».
L’accordo è stato sottoscritto da Susanne Hoffmann dello Snami, Luigi Rubino e Domenico Bossio del Fimmg, Giovanni Pontarelli dello Smi e Nicola Paoli del sindacato Cisl.
Recentemente, la Provincia aveva anche approvato la delibera sui criteri per la concessione di contributi, ovvero una serie di interventi per incentivare l’insediamento di medici di medicina generale convenzionati per la prima volta con l’Azienda sanitaria dell’Alto Adige. La delibera prevede che al singolo medico di famiglia venga erogato, per la durata massima di tre anni, un contributo mensile di 1.200 euro sino al raggiungimento di 500 assistiti, e di 800 euro mensili per un numero di assistiti compreso tra le 501 e le 1000 unità.