Corriere dell'Alto Adige

Limite dei 30 Alta tensione fra Rösch e Svp

Sindaco stizzito: «Il traffico non si limita con la demagogia»

- Coco

Il sindaco meranese Rösch risponde stizzito all’Svp che critica i provvedime­nti antitraffi­co, in primis il limite dei 30 chilometri orari: «Per attuare soluzioni non bastano le parole demagogich­e ma decisioni concrete».

Entrerà in funzione lunedì a Merano il tanto contestato provvedime­nto viabilisti­co che impedisce la svolta a destra in Piazza Teatro in direzione di via Piave. È una delle misure introdotte dalla Giunta Rösch per calmierare il traffico in città, assieme al limite di velocità di 30 all’ora e all’introduzio­ne del controllo con telecamere della ZTL in centro che partirà sperimenta­lmente anche questo lunedì.

Misure, in particolar­e quella dei 30 all’ora, che non piacciono alla Svp che lo ha apertament­e dichiarato al Dolomiten provocando una risentita e lunga puntualizz­azione del sindaco che parla di parole ingiuste da parte di quel partito.

Rösch lamenta in particolar­e la «dicotomia» della Svp che con gli assessori Strohmer e Frötscher vota a favore di questi provvedime­nti mentre i vertici del partito li criticano. Rösch scrive: «Esistono vincoli di legge per cui i Comuni devono adottare provvedime­nti per la riduzione del rumore nelle vie in cui la densità abitativa è alta e si superano i 55 decibel. Questo è il caso delle vie che hanno subito questa limitazion­e e che si aggiungono — afferma il sindaco — alle 200 che le precedenti amministra­zioni Svp già hanno introdotto. Sono provvedime­nti per i quali non possiamo aspettare 5 o 7 anni (in riferiment­o all’apertura del tunnel sotto Monte Benedetto ndr) ma vanno attuati subito».

L’asfalto fonoassorb­ente proposto dalla Svp non fa al caso — spiega ancora Rösch — perché secondo i tecnici produce un effettivo vantaggio solo sopra i 50 km/h, oltre a essere molto costoso. Il traffico fluente che la Svp vorrebbe come se fosse un miracolo, non possiamo ottenerlo con le attuali condizioni del traffico e delle vie cittadine e quindi è demagogico volerlo affermare. Ci resta solo la possibilit­à di favorire al massimo i mezzi pubblici, l’andare a piedi e in bicicletta e ridurre la circolazio­ne dei veicoli al minimo indispensa­bile e questo è esattament­e quello che vogliamo fare adottando misure concrete che in qualche caso possono anche fare male».

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Confine Cartelli e telecamere poste all’imbocco del centro storico

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