Tappeiner «Le priorità? Territorio e ricerca»
Le priorità del nuovo Consiglio. Lugli: necessari altri alloggi per studenti
Da ieri alla presidenza del Consiglio dell’università siede Ulrike Tappeiner. Classe 1959 e laureata in biologia e informatica alla facoltà di Innsbruck, che ha diretto fino alla nuova nomina, la presidente subentra a Konrad Bergmeister dopo otto anni di servizio. Le priorità del nuovo Consiglio vanno dal potenziamento di prassi e ricerca, alla volontà di un più stretto legame con il territorio e i rappresentanti del mondo economico, all’allestimento di nuovi alloggi per gli studenti. Soddisfatto il rettore Lugli: «Darà uno slancio verso nuovi successi».
Ricerca, prassi, legame con il territorio e con le imprese, più alloggi per gli studenti e nuovi finanziamenti per le idee in cantiere. Sono gli obiettivi del nuovo Consiglio dell’università di Bolzano, guidato da Ulrike Tappeiner, che ieri si è incontrato per la riunione costitutiva.
Ad affiancarla per i prossimi quattro anni saranno Heidi Siller-Runggaldier, titolare della cattedra di Linguistica romanza all’università di Innsbruck, Francesco Grillo, visiting scholar all’università di Oxford e docente della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa e Harald Oberrauch, imprenditore brissinese nominato dalla Giunta provinciale, insieme ad Alexander Steinkasserer, direttore del reparto di Dermatologia sperimentale della clinica universitaria di Erlagen (scelto dal Senato accademico), al rappresentante degli studenti Nicola Pifferi, al direttore Günther Mathá (eletto con funzioni consultive) e al rettore Paolo Lugli.
L’ingresso di Tappeiner coincide con il ventunesimo anno di attività dell’ateneo. «Un periodo che è servito per consolidare l’università nel panorama accademico e scientifico internazionale — sostiene la presidente — con ottimi risultati, come dimostra il posizionamento in testa ai ranking internazionali».
Due gli obiettivi strategici: «Anzitutto il rafforzamento della ricerca e della prassi — spiega Tappeiner — Il numero di iscritti è in continua crescita, e per sviluppare nuove idee servono partner internazionali e una stretta collaborazione con gli imprenditori. Uno è già nel nostro cdu ma dobbiamo puntare anche a rafforzare i legami con il Parco tecnologico, il che andrà a vantaggio dell’economia ma anche della società». Il secondo focus è quello dei finanziamenti: «L’obiettivo è di prestare più attenzione all’ottimizzazione delle procedure amministrative, a partire dalla digitalizzazione, per risparmiare fondi da utilizzare per dare forma alle nuove idee in cantiere».
Tappeiner subentra a Konrad Bergmeister che lascia la presidenza dopo otto anni «durante i quali ha dato un impulso decisivo all’ateneo — dichiara Lugli — facendosi promotore di molte iniziative. La scelta di una nuova presidente del calibro di Tappeiner, conosciuta a livello internazionale per la florida attività scientifica, rende onore alla nostra università». A dimostrazione del fatto che «non siamo qui per darci una pacca sulla spalla e a compiacerci dei risultati raggiunti ma che guardiamo sempre al futuro», nelle parole dello stesso rettore, è il fatto che il 2018 vedrà l’avvio della nuova facoltà di Musicologia, «Il che rappresenta una scommessa ma apre, al tempo stesso, a nuovi orizzonti. In discussione è anche l’avvio di un’aggiuntiva facoltà di Ingegneria, al Noi, e di una di Cultura». Altra sfida per i prossimi anni sarà quella degli alloggi. «In un anno siamo passati da 3.600 a 4.100 iscritti — prosegue il rettore — Una crescita costante ma limitata dalla scarsità di studentati. Per risolvere la questione servono nuovi mezzi e più collaborazioni con gli imprenditori». Ad oggi, infatti, i posti letto g per gli universitari ammontano a 636 fra Bolzano e Bressanone. «Sono convinto, però — conclude Lugli — che il nuovo Consiglio sarà in grado di dare uno slancio verso ulteriori successi».
Gli obiettivi «Per dare forma alle idee in cantiere servono più fondi e partner internazionali»