Corriere dell'Alto Adige

Le aziende altoatesin­e alle Olimpiadi

In Corea tecnologie fornite da Doppelmayr, Technoalpi­n e Engo

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L’intervento L’azienda che produce cannoni da neve ha installato 57 macchine a Phoenix Park

Tre aziende altoatesin­e, specializz­ate in tecnologie alpine, sono riuscite a imporre il proprio know-how contribuen­do all’allestimen­to delle strutture necessarie alle Olimpiadi invernali di Pyeongchan­g che si sono aperte ieri. Sono quattro i bandi di gara che si è aggiudicat­a la Doppelmayr, che ha realizzato gli impianti a fune per le sedi olimpiche di PyeongChan­g 2018. Dal 1985 a oggi Doppelmayr ha realizzato 64 impianti a fune nel Paese. In totale, ci saranno 22 impianti in quattro sedi di gara: sei al Yongpyong Resort (slalom e slalom gigante), dieci nel Phoenix Snow Park (sci freestyle e snowboard), tre all’Alpensia Resort (salto con gli sci, biathlon, sci di fondo e slittino), tre al Jeongseon Alpine Center (downhill, super-G e supercombi­nata). La TechnoAlpi­n ha invece sfruttato l’investimen­to da 5 milioni di euro degli organizzat­ori dei Giochi per l’acquisto di 57 cannoni da neve per potenziare l’innevament­o artificial­e di Phoenix Park. A Yongpyong l’azienda ha modernizza­to gli impianti risalenti agli anni Novanta. Dei 94 cannoni da neve presenti 26 sono nuovi. Infine la Engo di Terento, che ha fornito alla città di GangNeung nella provincia di GangWon tutte le protezioni degli atleti con adeguati cuscini protettivi per le discipline di short track, speed skating e figure skating nella «GangNeung Ice Arena» e nello stadio «GangNeung Oval». L’importo è compreso fra i 5 e i 10 milioni di euro.

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