Duello tra Nuzzo e Lantschner sull’autonomia
Filomena Nuzzo (M5S) punta su autonomia e dialogo, mentre per Norbert Lantschner (LeU) la priorità è l’ambiente. Giancola (Rc) chiede più lavoro, Bonazza (Casapound) più sicurezza.
Filomena Nuzzo, insegnante di 45 anni, origini pugliesi ma meranese d’adozione, è alla sua prima candidatura politica. Candidata per il Movimento 5 Stelle nel collegio Bolzano Bassa-Atesina è pronta a dare guerra fino all’ultimo voto alla candidata di punta dell’asse Pd-Svp Maria Elena Boschi.
Nuzzo, lei non sembra vedere di buon occhio la candidatura di Maria Elena Boschi a Bolzano.
«Che sia una candidatura pilotata lo sanno tutti. Questo ha creato forti imbarazzi anche all’interno della Svp che voleva un candidato espressione del territorio. La Boschi ha due pecche: non è coerente e non è credibile. Prima dice “se perdo il referendum me ne vado” e poi rimane. Dice di voler abolire le autonomie e poi si candida a Bolzano. Poi dice che vuole candidarsi qui perché ci viene in vacanza. È sicura che sia un seggio blindato?».
Anche lei non è proprio espressione del territorio Bolzano Bassa-Atesina. Come pensa di fare campagna elettorale per convincere gli elettori?
«Le problematiche del territorio le conosco, vivo qui da molti anni. I problemi veri non sono la toponomastica, ma sono le lunghe liste di attesa, il costo elevato delle case e degli affitti. Per farmi conoscere uso il mio curriculum e la mia faccia. Faccio campagna elettorale a mie spese, tra la gente e con la gente. Posso dire che la mia campagna non solo è a costo zero ma sotto zero».
Professionalmente gioca in casa: scuola bilingue si o no?
«Sono assolutamente favorevole alla scuola bilingue, anzi a quella trilingue. Qui non ha funzionato il sistema delle scuole separate e questo lo dicono i dati dello studio condotto dall’Eurac. Perché ci sia veramente bilinguismo e trilinguismo le scuole devono essere unite. Solo se gli alunni stanno insieme possono confrontarsi, questa è la vera autonomia».
Le scelte politiche della Svp non tutelano l’autonomia?
«L’autonomia è confronto e dialogo. Non mi piace una forza politica sola al comando. Tutti hanno bisogno di una rappresentanza. Sono paladina dell’autonomia nel senso di confronto e collaborazione comune e non prevaricazione di un gruppo linguistico sull’altro».
Parlando di sanità che ne pensa dell’obbligo vaccinale?
«Credi che i vaccini non debbano essere un tema di campagna elettorale. Quando si parla della salute non si possono fare slogan per raccogliere voti. Sono favorevole all’obbligo ma come era prima dell’entrata in vigore della legge Lorenzin, quindi per un numero limitato. Non si possono imporre dieci vaccini dall’alto».
Che dice della proporzionale?
«Basta pensare alla sanità. Mancano medici e infermieri. La proporzionale è un problema. Mi piace la proposta di Köllensperger che da più tempo a tutti per imparare il tedesco. Spesso, attraverso la proporzionale, si cerca la prevaricazione di un gruppo linguistico sull’altro».
Come giudica il patto Pd-Svp?
«È tutto ridicolo. La Svp non è stata credibile. La signora Boschi è passata all’incasso viste le 22 norme di attuazione ottenute dalla Svp nell’ultima legislatura».