Zenorini, casa svaligiata Il sindaco Bianchi solidale
Il politico amareggiato su Facebook: «Hanno messo tutto a soqquadro, mancano tutele»
Grande amarezza per Paolo Zenorini, delegato nel cda Sasa per il comune di Laives e già candidato alle scorse elezioni in supporto all’attuale sindaco Christian Bianchi. I ladri si sono infatti introdotti nella sua abitazione, portando via degli oggetti di grande valore affettivo e mettendo l’intera casa a soqquadro. «C’è sensazione di impunità», commenta.
BOLZANO
Come sempre accade in questi casi, più del danno arrecato in termini materiali pesa quello «morale», del vedersi la casa messa a soqquadro da estranei. Lo spiega bene, in un post su Facebook, Paolo Zenorini, delegato nel cda di Sasa per il Comune di Laives e già candidato alle ultime elezioni comunali in supporto al sindaco Christian Bianchi. Anche lui, infatti, ha subito l’intrusione dei ladri nei giorni scorsi e l’amarezza è grande: «Non hanno rubato molto, in casa avevamo 2 collanine e poco altro. In compenso hanno messo a soqquadro tutto. Hanno fatto piangere Gabriel, perché gli hanno portato via la collanina regalata dai nonni, e lasciato spaventata la piccola. Più che altro — scrive nel suo post — ti lasciano l’amaro in bocca, il senso che “tanto anche se li beccano domani sono fuori”. Hanno toccato e calpestato le tue cose. Non scrivo altro, scriverei cose di cui poi mi pentirei, ma o l’Italia torna ad essere stato e persegue i delinquenti veri, invece che correre dietro alle “manifestazioni”, o è meglio insegnare le lingue ai nostri figli, che trovino luoghi dove un minimo di tutela esiste».
Zenorini incassa commenti di solidarietà su Facebook a commento della foto del raid ladresco pubblicata insieme al post, in primis quello del sindaco di Laives Christian Bianchi, che la butta in politica: «Speriamo che il prossimo governo faccia cambiare rotta a questa Italia, che per colpa della sinistra è diventata un luogo dove delinquere è l’attività più redditizia e meno rischiosa. Grande giro di vite».