Aziende del legno sostenibili L’Alto Adige al secondo posto
BOLZANO
Si trova in Alto Adige l’area certificata Pefc più estesa d’Italia. Si tratta del primato 2017 nell’ambito del Programme for Endorsement of Forest Certification Schemes, che certifica la sostenibilità delle aziende del legno, ha hanno superato quota 1.000 su tutto il territorio nazionale. Il 2017 ha fatto segnare un incremento per la certificazione forestale, che rispetto al 2016 è stata conferita a 77 aziende in più. L’incremento su base annua per le nuove aziende italiane che hanno scelto di certificare la propria attenzione all’ambiente con lo standard Pefc ha fatto così segnare un incremento dell’8% su base annua.
Si è quindi superato il traguardo delle 1.000 aziende certificate Pefc in Italia, per un totale di 1.005. Il Triveneto è l’area con più aziende virtuose in Italia, con Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia ai primi tre posti (rispettivamente con 236, 183 e 174 aziende certificate Pefc). Segue la Lombardia, con 121 aziende di trasformazione con la tracciabilità fino al bosco d’origine.
Le segherie, il commercio, edilizia e carpenteria, mobilio, editori e tipografie sono le categorie con maggiori aziende certificate (fanalino di coda, ma di grande rilevanza, i prodotti forestali non legnosi, come miele, funghi, sughero, oli essenziali). Secondo i dati del Pefc Italia, sul territorio italiano sono 745.559,04 gli ettari gestiti in maniera sostenibile attestati dalla certificazione Pefc. In particolare, aumentano i pioppeti certificati che, con 340 nuovi ettari, hanno portato la superficie totale a 4.690,90 ettari. A livello geografico, l’area a maggior certificazione è quella gestita dal Südtiroler Bauernbund — Unione Agricoltori di Bolzano con 300.899,70 ettari, pari al 40,3% del totale Pefc italiano. Segue l’area gestita dal Consorzio dei Comuni Trentini — Ar Trentino (con 258.566,72 ettari, il 34,6%) e da quella gestita dall’Uncem in Friuli Venezia Giulia (con 81.913 ettari, il 10,9%). Seguono poi le superfici forestali certificate della Lombardia, Toscana, Piemonte, Emilia Romagna, Liguria, Basilicata, Umbria e Veneto.