Polo bibliotecario in alto mare
Società Condotte, manca la firma al contratto. Tommasini: «Aspettiamo il giudice»
La data d’inizio lavori per il polo bibliotecario all’ex scuola Pascoli (originariamente prevista per il 12 marzo) resta da definire. L’incertezza è dovuta alle difficoltà del colosso romano «Condotte spa», vincitore dell’appalto integrato per l’esecuzione dei lavori lo scorso giugno: una conseguenza del concordato preventivo chiesto dalla società. «Ora, prima di siglare gli accordi, va atteso il via libera del giudice» fanno sapere dalla Provincia. Intanto, la rete delle biblioteche altoatesine si conferma un servizio graditissimo.
Iter fermo Tommasini: «Per siglare gli impegni dobbiamo aspettare il via libera del giudice» Il museo-bis Sede della Civica, stime lontane dalle richieste di Tosolini. Kompatscher: «Valutiamo il piano B»
L’opera non è in discussione. Ma la data d’inizio lavori per il polo bibliotecario all’ex scuola Pascoli (originariamente prevista per il 12 marzo) è avvolta nella nebbia. Com’è noto, l’incertezza è dovuta alle difficoltà del colosso romano «Condotte spa», vincitore dell’appalto integrato per l’esecuzione dei lavori lo scorso giugno.
La firma sul contratto era attesa — in base alla scaletta — lo scorso ottobre, ma ancora non c’è: una conseguenza del concordato preventivo chiesto dalla società. «Ora, prima di siglare gli accordi, va atteso il via libera del giudice» fanno sapere dalla Provincia. E pure il maxi-progetto collegato, quello del polo museale, è in alto mare: troppa la differenza fra le stime dei tecnici provinciali e quella di Tosolini per la cessione del palazzo che oggi ospita la Biblioteca civica.
La scaletta, meno di un anno fa era stata predisposta nei dettagli dalla ripartizione lavori pubblici: assegnazione dell’appalto integrato a giugno, firma del contratto a ottobre, definizione del progetto esecutivo e avvio del cantiere il 12 marzo.
Non andrà così. «La procedura di concordato preventivo richiesta dalla società che si è aggiudicata l’appalto ci costringe a rivedere la tempistica» ammette il vicepresidente provinciale Christian Tommasini, grande sponsor del polo bibliotecario: «Ovviamente l’opera non è in discussione, ma non siamo in condizione di prevedere l’avvio dei lavori» precisa.
Tra i dirigenti che seguono la pratica c’è Marina Albertoni. «Ci siamo portati avanti — spiega la caporipartizione reggente dell’edilizia provinciale — con tutti i “compiti” che potevamo fare come amministrazione, a partire dalla gara per assegnare la direzione lavori. C’è fiducia nel fatto che non ci sarà bisogno di soluzioni drastiche, ma ad oggi l’autorizzazione per firmare il contratto ancora non c’è». La definizione del concordato avverrà entro 120 giorni. «La speranza è di poter partire con il cantiere ancora entro l’estate, ma la certezza non c’è» conclude Albertoni. Il problema è anche politico: in autunno si vota per le Provinciali, e per la giunta sarebbe importante posare la prima pietra del polo entro le elezioni. C’è poi un problema pratico, che preoccupa il sindaco Renzo Caramaschi: «Era importante che partissero il prima possibile i lavori all’ex Pascoli — ricorda il primo cittadino — perché a seguire dovremo scavare il garage in piazza Vittoria. Se si tratta solo di un paio di mesi in più, non c’è problema. Spero la scaletta non salti del tutto».
Le difficoltà di Condotte spa incidono anche sulla realizzazione del nuovo carcere, atteso da anni. Nulla c’entra invece la società romana con un’altra partita, collegata però a doppio filo con quella dell’ex Pascoli-Longon: la creazione del polo museale, che prevede l’inglobamento dell’attuale sede della biblioteca civica (proprietà Tosolini) per dare spazio a Ötzi. La discussione è iniziata un anno e mezzo fa, ma come ammette il presidente Arno Kompatscher la differenza tra la stima dei tecnici e le richieste dell’immobiliarista è alta. «La trattativa è ancora aperta, ma non funziona come al mercato — precisa il Landeshauptmann —. Non dovesse concretizzarsi, stiamo valutando un piano B». Due poli — museale e bibliotecario —, poche certezze.