Lega, Maturi candidato anche nel Lazio
Il commissario Bessone: «Non lo sapevo». De Pascalis ironizza: «Bella coerenza»
Il consigliere comunale bolzanino Filippo Maturi è candidato nella circoscrizione «Lazio due» come numero due della lista leghista e ha anche non trascurabili possibilità di elezione in lizza anche nel proporzionale regionale in Trentino Alto Adige. Il commissario leghista Bessone ammette di non saperne nulla. «No comment» dello stesso Maturi, mentre il Pd punge: «Attaccano la Boschi, ma paracadutano uno dei loro in Lazio. Bella coerenza».
Uno dei pochi (calcoli alla mano) parlamentari locali di lingua italiana che usciranno dalle elezioni del 4 marzo potrebbe essere espresso dalla circoscrizione «Lazio due». In quel collegio, infatti, risulta candidato come numero due della lista Salvini e con non trascurabili possibilità di elezione il consigliere comunale bolzanino Filippo Maturi, in lizza anche — ma con chance assai minori — nel proporzionale regionale in Trentino Alto Adige. La notizia è rimasta nascosta fino a ieri, tanto che lo stesso commissario leghista Massimo Bessone ammette di non saperne nulla. «No comment» dello stesso Maturi, mentre il Pd punge: «La Lega attacca a testa bassa Maria Elena Boschi per la sua candidatura a Bolzano — dichiara Mauro De Pascalis —, ma non si fa problemi a “paracadutare” uno dei suoi in Lazio. Bella coerenza».
La composizione delle liste è ufficiale ormai da un paio di settimane. Ma quasi nessuno s’era accorto che uno dei candidati locali, l’emergente leghista Maturi, ha ottenuto un posto al sole in una circoscrizione lontano da casa: il «Lazio due», che comprende in pratica tutte le province esclusa Roma. Non si tratta di una candidatura di bandiera: a Maturi è stato assegnato il numero due, dietro la capolista Barbara Saltamartini. Quest’ultima a sua volta è candidata in altri collegi ad alta probabilità di elezione, compreso quello uninominale di Guidonia: dovesse vincere lì, la deputata lascerebbe spazio libero a Maturi nel proporzionale. In altre parole: se la Lega (pur non molto radicata al centro-sud) dovesse centrare un discreto risultato in Lazio, per il giovane Maturi (che probabilmente starà facendo gli scongiuri) potrebbero davvero schiudersi le porte di Montecitorio.
Non si tratta di un caso inedito: nel centrodestra Michaela Biancofiore è stata posta come capolista del collegio sicuro «Emilia Ovest», e lo stesso Alessandro Urzì ha cercato (invano) di ottenere da Giorgia Meloni un posticino eleggibile in quota Fdi. La cosa curiosa, nel caso di Maturi, è che nessuno si fosse accorto di nulla: sul profilo Facebook del leghista, attivissimo sui social, non v’è traccia della candidatura in Lazio. «Non lo sapevo nemmeno io — allarga le braccia il commissario leghista Massimo Bessone, candidato alla Camera nel collegio bolzanino —. Buon per lui. Problemi? Non direi. Quanto a me, ho così tanto da fare qui in Alto Adige che non bado certo a cosa succede nei collegi laziali...».
L’interessato non commenta: dall’entourage di Maturi fanno notare comunque come il leghista stia organizzando una miriade di gazebo in Alto Adige, «facendo appieno il suo dovere sul territorio». Certo non lo ha danneggiato la stima dell’amico Andrea Crippa, presidente dei Giovani padani e vicino a Salvini. Lo stesso leader, peraltro, aveva di recente attaccato Boschi rimarcando l’alterità della Lega: «A differenza del Pd noi non catapultiamo politici fuori dal loro territorio». Inevitabile la replica dei democratici. «Usano due pesi e due misure, bell’esempio di coerenza» può contrattaccare De Pascalis».