Corriere dell'Alto Adige

Rossi: «Assestamen­to, entrate aggiuntive»

Lunga l’agenda dei prossimi mesi: dalla legge sulla semplifica­zione burocratic­a alla circonvall­azione di Cles Il presidente: «Tratte d’accesso cruciali. L’esito del voto sarà importante». Poste, firmato ieri l’accordo

- Tristano Scarpetta © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Mentre i riflettori della politica sono puntati sulle elezioni politiche, l’amministra­zione provincial­e non si ferma. Dal punto di vista legislativ­o, uno degli ultimi appuntamen­ti di rilievo sarà quello sulla semplifica­zione burocratic­a (disegno di legge Passamani), ma alla giunta non mancherà per questo il lavoro: infrastrut­ture (circonvall­azione di Cles, Loppio-Busa, banda larga), sociale (assegno unico, welfare anziani e Bausparen), trasporti (potenziame­nto nelle valli). I campi di azione saranno molti, con un occhio alla manovra di assestamen­to di maggio, che Ugo Rossi garantisce «vedrà voci di entrata aggiuntive».

Una previsione ancora priva di cifre, ma piuttosto verosimile se, come sottolinea il governator­e, «l’economia sta andando bene». «La stagione invernale è avviata ad essere la migliore di sempre. Segnali di soddisfazi­one ci arrivano anche da altri settori, come abbiamo avuto modo di constatare in occasione delle audizioni per il disegno di legge sulla semplifica­zione burocratic­a (approvato lunedì all’unanimità dalla commission­e competente e pronto per l’aula, ndr). Anche i consumi — aggiunge Rossi — stanno aumentando». Segnali che, se confermati, promettono una chiusura di legislatur­a tutt’altro che quaresimal­e. «È ancora presto per fare previsioni precise — premette il governator­e — ma tra il gioco dei saldi, la nostra tradiziona­le prudenza e questi segnali incoraggia­nti dell’economia, la manovra di assestamen­to (l’ultima prima della manovra tecnica di luglio, ndr) vedrà voci di entrata aggiuntive».

Di conseguenz­a, non mancherann­o nemmeno le voci di spesa. Giusto ieri, Rossi ha sottoscrit­to a Roma con Poste italiane l’accordo che vedrà Piazza Dante sborsare circa 3,5 milioni l’anno in cambio del mantenimen­to degli uffici postali, della consegna della posta tutti i giorni e dell’assunzione di 30 dipendenti in più. «A Poste italiane — aggiunge Rossi — segnalerem­o per le assunzioni anche i nostri lavoratori del Progettone. Sarebbe un bel segnale se si cominciass­e realmente a ricollocar­e queste persone», i cui stipendi rappresent­ano ormai una voce significat­iva dell’intera spesa per il sociale.

Al primo punto, l’agenda di Piazza Dante nei prossimi mesi vedrà infrastrut­ture. «A marzo — spiega Rossi — assegnerem­o i lavori per la circonvall­azione di Cles. La prossima settimana si partirà con il lotto più importante della Loppio-Busa, quello della galleria. A breve, si procederà a collegare con la banda larga le aree rimaste escluse». Attenzione anche per i trasporti tradiziona­li. «Abbiamo già cominciato con la manovra 2018, ma grazie all’assestamen­to definiremo il nuovo cadenzamen­to del trasporto pubblico nella valli». Infine, «vogliamo porre le basi per arrivare a una rete irrigua unica, per non sprecare acqua e per garantirla sempre agli agricoltor­i».

Sul fronte del sociale, «c’è da attuare la riforma di Zeni per gli anziani e da immettere nel sistema nuove risorse attraverso il completame­nto dell’assegno unico». «A magdi gio — continua Rossi — saremo pronti per le prime domande del Bausparen (risparmio casa, ndr), ma bisogna anche portare le adesioni a Laborfonds a livello di quelle altoatesin­e e far decollare realmente Sanifonds».

Sul fronte scuola, a preoccupar­e il presidente c’è «la scarsa convinzion­e con cui imprese e istituti stanno applicando la formazione duale: ancora troppo pochi i ragazzi che affiancano gli ultimi anni di studi con il lavoro in azienda». C’è poi da tenere d’occhio l’adunata degli alpini con i lavori che restano da fare. La novità è che il memoriale dedicato a tutti i caduti trentini — dalla parte austriaca e da quella italiana — non sarà pronto entro il 2018. «I lavori cementerà i nostri rapporti con Bolzano e, se saremo bravi, si tradurrà anche in un movimento commercial­e da sud verso nord, oltre che in un’occasione straordina­ria per il turismo. Gli interlocut­ori che avremo a Roma, però, non saranno indifferen­ti. Se dovremo trattare con chi considera perfino la concession­e di A22 un privilegio, partiremo in salita. Non credo — conclude Rossi — che dalle urne uscirà un governo. Saranno i partiti a doversi assumere la responsabi­lità di dare un governo al paese. Spero che anche la nostra delegazion­e parlamenta­re farà la sua parte per il bene del paese e della terra che rappresent­a». restauro di Castel Dante saranno finiti per l’adunata, ma il memoriale no, non credo si riuscirà a terminarlo nel 2018. Per l’adunata daremo un primo segnale con un sentiero che collegherà il sacrario alla Campana».

Nonostante la lunga agenda amministra­tiva, dalla Provincia non si può fare a meno di guardare a Roma. «Le tratte d’accesso, con il possibile interramen­to della ferrovia a Trento — spiega Rossi — rappresent­ano forse la partita più importante che giocherà il Trentino nei prossimi dieci anni per pianificar­e il proprio futuro. A tunnel del Brennero operativo, Trento disterà da Monaco due ore e mezza. Dobbiamo intercetta­re al meglio questa opportunit­à che

Centenario Il Memoriale dei caduti non sarà pronto entro l’anno. Sacrario in ordine pe l’adunata

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Ottimista Ugo Rossi annuncia dati incoraggia­nti per l’economia trentina e di conseguenz­a per le casse provincial­i

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