Corriere dell'Alto Adige

Gli autisti Sad «Quindici ore sono troppe»

- Luigi Ruggera

«Lo sciopero ha fatto registrare un’altissima adesione, in media dell’80% per quanto riguarda il trasporto su gomma. Non hanno aderito però i lavoratori con il contratto a termine». Artan Mullaymeri della Uil Trasporti traccia un bilancio positivo della protesta messa in atto ieri dai lavoratori della Sad. «Chiediamo il rispetto dei contratti collettivi nazionali, il no alla disdetta unilateral­e degli accordi di secondo livello, il nastro lavorativo fissato in 12 ore come da accordo di secondo livello e la soppressio­ne delle pause lunghe» hanno scritto i sindacati sui volantini distribuit­i ieri mattina in piazza Magnago, davanti a palazzo Widmann (nella foto). Josef Ploner, sindacalis­ta Cisl, spiega: «Da quando la Sad ha disdetto il contratto integrativ­o, abbiamo organizzat­o ben nove scioperi, compreso questo, ma andiamo comunque avanti con la protesta, visto che i vertici dell’azienda hanno dichiarato di non voler trattare con noi. Ormai ci sono nastri lavorativi di 15 ore, e questo mette a rischio la salute degli autisti e la sicurezza dei trasporti. La situazione — aggiunge Ploner — è pesante e anche l’utenza si sta lamentando, inviando lettere di protesta alle associazio­ni dei consumator­i per il disservizi­o». Ieri l’assessore provincial­e competente Florian Mussner è sceso in piazza per discutere con i sindacalis­ti e una delegazion­e di autisti: «Noi in giunta — ha detto — sosteniamo da sempre queste richieste, ad esempio in merito alla riduzione dei nastri di lavoro, ma si tratta di una questione tra dipendenti ed azienda, ed abbiamo difficoltà ad intervenir­e».

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