Corriere dell'Alto Adige

Viabilità, la grande alleanza

Progetti, patto Caramaschi-Kompatsche­r. Le imprese chiedono soluzioni urgenti

- Francesco Clementi

Comune e Provincia provano a mettere al sicuro un pacchetto di opere di viabilità a Bolzano Sud. Dai sottopassi in via Einstein alle corsie metrobus, dalla variante in via Grandi al ponte Casanova: le idee sono in via di definizion­e, ma la vera novità è la scelta di inserire tutto in un accordo di programma vincolante. Il sindaco Caramaschi si è recato nuovamente a Palazzo Widmann ed è ottimista. Le imprese, intanto, chiedono soluzioni urgenti.

Eppur si muove. In attesa che si chiarisca il quadro della concession­e Autobrenne­ro (cui è legato il sogno dello spostament­o dell’autostrada) Comune e Provincia provano a mettere al sicuro un pacchetto di opere di viabilità a Bolzano Sud. Dai sottopassi in via Einstein alle corsie metrobus, dalla variante in via Grandi al ponte Casanova: le idee sono in via di definizion­e, ma la vera novità è la scelta di inserire tutto in un accordo di programma vincolante per chiarire una volta per tutte «chi fa cosa».

Ieri il sindaco Renzo Caramaschi si è recato nuovamente a Palazzo Widmann (stavolta senza l’assessora alla mobilità Maria Laura Lorenzini, impegnata in un incontro sui pesticidi): ad attenderlo, il presidente Arno Kompatsche­r con gli assessori Florian Mussner e Christian Tommasini. Presente, ma solo per pochi minuti, anche il superconsu­lente Stefano Ciurnelli. «Non è ancora tempo di annunci ufficiali — chiarisce il sindaco dopo l’incontro —, ma le cose si stanno mettendo bene». Al centro dei lavori, i migliorame­nti alle infrastrut­ture del traffico a Bolzano Sud.

La novità, rispetto al passato, è la volontà di definire una sorta di contratto vincolante fra Comune e Provincia sulle opere da avviare. Anziché procedere in ordine sparso, l’idea è quella di approvare con delibere gemelle (sia in Municipio che a Palazzo Widmann) un «accordo di programma» che specifichi una volta per tutte chi debba fare cosa, con relativi oneri finanziari e cronoprogr­amma. È lo stesso metodo che si sta portando avanti con l’areale ferroviari­o, «anche se in quel caso è tutto ancora più complesso» sorride il sindaco. Se non altro, a Bolzano Sud, non c’è da trattare con le Ferrovie.

Nel merito, le opere che dovrebbero essere inserite nell’accordo di programma sono in via di definizion­e, ma le principali sono già note. C’è innanzitut­to il «rinforzo» di via Einstein, con i sottopassi in corrispond­enza delle attuali rotatorie. «Quest’opera — spiega Tommasini — è fondamenta­le in sé, ma lo sarà ancora di più se andrà a buon fine lo spostament­o dell’autostrada. In tale scenario, infatti, via Einstein fungerà da collegamen­to tra la statale 12 a San Giacomo e il viadotto A22 che sarà riutilizza­to come strada mediana».

Altre opere in ballo: la «variante» via Siemens - via Grandi con sbocco nella galleria del Virgolo (ideata per sgravare via Galilei), il ponte sull’Isarco a Sud di via Resia (utile ai rioni Ortles e Casanova), il completame­nto delle corsie metrobus. Per la tramvia, ci sarà un tavolo a parte: si punta a coinvolger­e Sasa e andare alla caccia di tutti i fondi possibili, italiani e europei.

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Visioni A sinistra, gli svincoli attorno al casello di Bolzano Sud: i tecnici stanno studiando il raccordo con via Einstein qualora l’A22 venisse spostata in galleria. A destra, Tommasini e Caramaschi davanti a una mappa: ricucitura in atto dopo le...
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