Corriere dell'Alto Adige

SKATEPARK, LUGANO INSEGNA

- di Gabriele Di Luca

Le recenti polemiche che hanno investito lo skatepark situato sui prati del Talvera esibiscono un tratto curioso. Sembra infatti che il dubbio principale concerna la sua stessa definizion­e: ci troviamo difronte a un mero impianto sportivo oppure a un luogo di aggregazio­ne sui generis? Approfonde­ndo un po’ la questione — osservando cioè cosa accade nei grandi centri nei quali la cultura degli skaters è più diffusa — diventa evidente come alla pratica di chi compie le evoluzioni sulla «tavola» si accompagni un vero e proprio modo di vivere. Gli skaters — ricopio una delle tante possibili descrizion­i che li riguardano — «indossano felpe e pantaloni larghi, scarpe da ginnastica con suole di gomma che aderiscono bene e portano quasi sempre cappelli con la visiera. Sulle loro magliette c’è spesso un logo o una scritta: Skate and destroy, skate or die, skateboard­ing is not a crime». Certamente un fenomeno sociale articolato, più che un semplice sport. La questione allora si radicalizz­a: è interesse collettivo che la natura di un luogo del genere venga preservata, oppure — per ottemperar­e alle esigenze di sicurezza che secondo l’assessora Lorenzini, ma anche per i suoi frequentat­ori, sono diventate urgenti — occorre ridisegnar­ne in profondità la destinazio­ne d’uso, trasforman­do per l’appunto lo skatepark in una specie di palestra a cielo aperto? È significat­ivo che un membro del consiglio comunale da sempre vicino alla cultura degli skaters, e per di più appartenen­te allo stesso partito dell’assessora, vale a dire Tobias Planer, non abbia gradito troppo l’interpreta­zione restrittiv­a della collega: «Il Platza va trattato come un luogo importante di aggregazio­ne, non come una palestra di squash, dove giochi mezz’ora e poi vai a casa». Forse, per risolvere l’impasse, non sarebbe male guardarsi un po’ attorno. Nella vicina Svizzera, per l’esattezza a Lugano, esiste un parco grande oltre 500 metri quadrati, teatro di gare, ma anche di eventi, concerti e di tutto ciò che ruota intorno alla cultura skate. Inaugurata nel 2002, la struttura è stata creata in collaboraz­ione con gli utenti locali e ogni anno vi transitano circa 30.000 persone. Tra le prime recensioni del posto pescate su Tripadviso­r si legge: «Mio figlio di 6 anni ci va spesso in mia compagnia. Devo dire che trovo sempre il posto accoglient­e, pulito e piacevole. I ragazzi che si allenano hanno tanto rispetto anche per i più piccoli e questo fa loro onore. Un grazie al comune di Lugano per la continua cura di tutte queste strutture».

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