Carolina ci mette il cuore, ma arriva quarta
L’avversaria Zagitova cade, la gardenese non ne approfitta
Carolina Kostner fa battere forte il cuore dei suoi numerosissimi tifosi. Il successo mondiale pareva alla portata di mano della campionessa gardenese impegnata sul ghiaccio milanese, ma una serie di errori purtroppo ha compromesso la sua prestazione, facendola arrivare al quarto posto.
Sembrava fatta per Carolina Kostner al Mondiale milanese, ma arriva un quarto posto, per pochissimo.
Fin dall’entrata in pista per il riscaldamento, c’è stato un boato ad ogni passaggio atletico di Carolina Kostner, al suo quattordicesimo Mondiale, contro il primo della sua avversaria Alina Zagitova.
Poi sono partite le esibizioni del gruppo delle prime sei, in ordine decrescente. Bene la canadese Osmond che arriva al primo posto provvisorio, cade la russa Sotskova. Atlete sempre acclamate dai loro gruppi di tifosi ma anche da tutti gli altri sportivi che hanno affollato il Mediolanum Forum. La canadese Daleman non incide e chiude al quinto posto provvisorio. Rimangono le ultime tre, in sostanza il podio virtuale. Parte la «Madama Butterfly» dell’esilissima giapponese Miyahara, un’altro dei giovanissimi talenti che si stanno affacciando alla ribalta internazionale.
L’asiatica chiude con un punteggio totale di 201,08 e va in terza posizione provvisoria.
Poi la grande sfida con in pista l’olimpica Zagitova, un fantastico «Don Chisciotte» che però la vede cadere e mancare diversi passaggi. Un vero crollo, lacrime. Totale: 207.72, quarto posto provvisorio.
A questo punto a Carolina basta un libero «pulito». Grazia, potenza, perfino ammiccamenti e una grande potenza nell’armonia, la gardenese dà subito il meglio di sè. Anche se poi arriva la scivolata nel triplo salto e un brutto axel. Quarto posto con 208,88 punti. Vince la canadese Osmond.
Un epilogo che arriva dopo il fantastico e applauditissimo programma corto dell’altra sera, in cui Carolina Kostner sulle note di «Ne me quitte pas» ha saputo inanellare salti perfetti, serie avvincenti manifestando la sua solita grande ispirazione. Alla fine la trentunenne gardenese si era portata a casa la soddisfazione di un (ennesimo) punteggio record, sia personale che italiano: un sonante 80.27 (41.30 tecnico e 38.97 componenti) a cui ha saputo tener testa di fatto solo la russa Zagitova (79.51 con 42.51 tecnici e 37 di componenti), fresca di titolo olimpico a Pyeongchang. La gardenese dopo la gara aveva usato parole commoventi: «Non è scontato vedere tutta questa gente — aveva spiegato l’atleta — quindici anni fa quando ho iniziato nessuno seguiva il pattinaggio ora riempiono il palazzetto, sono tanti, mi hanno dato una grande spinta. Li ringrazio tutti». Ma dopo la gara il tono è un altro: «Brucia arrivare così vicino al podio — ha detto Carolina — purtroppo ho fatto un errore e questo mi è costato la medaglia. Mi sono mancati anche i salti. Ma ero tra le migliori, ho dato il massimo e finisco con un sorriso».