Ex Negrelli, affiorano scorie industriali
Via Renon, interviene l’Appa. I tecnici: area circoscritta, previsti ulteriori controlli
«È inquinata solo un’area chiusa, ci saranno altri controlli». Arriva l’Agenzia provinciale per l’ambiente nello scavo dell’area «ex Negrelli» in via Renon, dove emergono scorie industriali. A trovarle, gli operai che stanno lavorando alla nuova stazione delle autocorriere per conto della società WaltherPark (gruppo Benko). . Le scorie sono state asportate e «parcheggiate» su un lato del cantiere, in attesa di essere portate in una discarica speciale.
Vecchie scorie industriali, provenienti con ogni probabilità dalle Acciaierie, nello scavo dell’area «ex Negrelli» in via Renon. A trovarle, gli operai che stanno lavorando alla nuova stazione delle autocorriere per conto della società WaltherPark (gruppo Benko). Ieri c’è stato un sopralluogo sul sito dei tecnici dell’Agenzia per l’ambiente. «L’inquinamento — spiegano — appare delimitato in un’area chiusa e non diffuso nel terreno». La necessità di una bonifica, che allungherebbe i tempi dei lavori, per ora è esclusa. In ogni caso si procederà con ulteriori sondaggi e caratterizzazioni lungo l’intero terreno.
Lo storico magazzino progettato da Alois Negrelli non c’è più. Nonostante la battaglia portata avanti dal Curatorium, le ruspe di Benko (dopo il via libera del Tar) ne hanno completato la demolizione. I lavori in corso sono suddivisi in due lotti: il primo, nell’area più vicina alla stazione dei treni, prevede anche l’abbattimento del muretto che fa da confine con via Renon e l’abbassamento della quota terra, per parificarla alla strada. Il secondo lotto (che scatterà a maggio) consiste nella realizzazione della nuova autostazione, vicino alla stazione a valle della funivia, che sostituirà quella di via Perathoner (destinata a fare spazio al centro commerciale WaltherPark) .
Proprio dallo scavo sotto quello che fu il magazzino Negrelli è stato trovato del terreno inquinato. La stessa ditta esecutrice dei lavori ha avvertito l’Agenzia per l’ambiente (a sua volta chiamata in causa anche dal gruppo consiliare di Cinque Stelle). «Si tratta di vecchie scorie provenienti probabilmente dalle Acciaierie — riferisce il tecnico dell’Appa Thomas Oberrauch, ieri sul posto —, usate come materiale di riempimento». Fortunatamente per i committenti, la presenza di tale scorie è confinata a un terrapieno (sopra il quale correva un marciapiede) delimitato da pareti di cemento, e dunque non è diffuso nel terreno. Le scorie sono state asportate e «parcheggiate» su un lato del cantiere, in attesa di essere portate in una discarica speciale, ma per ora il cantiere può andare avanti.
«In ogni caso — conclude Oberrauch — sono già previsti altri controlli a campione man mano che la ditta procederà con lo scavo». Solo se venissero rinvenute altre scorie sarebbe necessario fermarsi per attuare una bonifica. Heinz Peter Hager, in contatto sul campo con il responsabile tecnico Alexander Theiner è ottimista: «La situazione è sotto controllo, ovviamente procediamo applicando in modo scrupoloso le regole previste per gli scavi, collaborando con le autorità competenti». Vigilano i grillini. «Vedendo i cumuli di terreno — riferisce Paolo Giacomoni — ci siamo attivati con l’Appa in modo da escludere potenziali rischi per la salute».
Giacomoni (M5S) «Ci siamo attivati per chiedere di verificare eventuali pericoli ambientali» Hager (WaltherPark) «Procediamo nel pieno rispetto delle regole, totale collaborazione con le autorità»