Corriere dell'Alto Adige

Slavine, rischi mortali in agguato L’appello: occorre saper rinunciare

Rastner (Servizio valanghe) dopo la tragedia: occorre riconoscer­e i propri limiti

- Valentina Leone

Dopo la tragedia sul Gran Zebrù, dove giovedì sono morti tre scialpinis­ti tedeschi a causa di una valanga, Lukas Rastner, del Servizio valanghe della Provincia, mette in allerta: «Quadro difficile, ognuno sia conscio dei propri limiti. Ci si deve saper fermare al momento giusto».

Neve particolar­mente ventata e strati interni al manto molto deboli. A queste condizioni, «occorre sapere quando è il momento di fermarsi», spiega Lukas Rastner, del servizio valanghe della Provincia, dopo la tragedia consumatas­i giovedì mattina sul Gran Zebrù, dove a causa di una slavina hanno perso la vita tre scialpinis­ti austriaci, Andreas Klein di 28 anni di Hall in Tirol, Martin Ferschmann di 49 anni di St. Georgen e Tamara Hoebinger di 32 anni di Waidhofen an der Thaya.

«Certo, è sempre difficile fare delle valutazion­i: tutto sommato quando si è in quota si ha come unico feedback la propria valutazion­e. In situazioni delicate non sai mai fino in fondo se hai valutato bene o meno», spiega ancora Rastner. «Il quadro resta molto difficile, a livello di valutazion­e: la neve ventata, infatti, salvo condizioni particolar­i, è visibile, mentre gli strati interni del manto, soprattutt­o in alta quota, sono molto complicati da rilevare. In questi casi occorre muoversi consci delle proprie conoscenze e della propria esperienza: saper pianificar­e, ma sapere anche quando è il momento di fermarsi riconoscen­do i propri limiti. È chiaro che quando si prenotano dei giorni fuori si è indotti a muoversi, ma io consiglio sempre, specie quando non si conoscono bene le zone, di chiedere informazio­ni alle guide o comunque alle persone esperte del posto», aggiunge Rastner, che sul grado di pericolosi­tà dei prossimi giorni anticipa: «Siamo sul grado 3 marcato, sia per questi importanti cumuli di neve che si spostano a causa del vento, ma anche perché le temperatur­e sono in rialzo e nelle ore centrali della giornata. Ancora in queste ore abbiamo ricevuto diverse segnalazio­ni di distacchi osservati a distanza da alcuni sciatori, dunque massima prudenza a maggior ragione».

Intanto, come da prassi in questi casi, la Procura di Bolzano ha aperto un fascicolo a carico di ignoti senza ipotesi di reato relativame­nte all’incidente di giovedì. A breve dovrebbe inoltre essere concesso il nulla osta per la sepoltura delle salme dei tre scialpinis­ti austriaci. Nelle ultime settimane sono stati numerosi gli incidenti che hanno visto vittime scialpinis­ti sia del posto che stranieri. Proprio per questo, il Soccorso alpino in più occasioni ha rinnovato l’invito a prestare la massima attenzione e a muoversi con l’attrezzatu­ra adatta.

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Gran Zebrù Il punto della montagna dove sono stati travolti i tre scialpinis­ti

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