Corriere dell'Alto Adige

«Ergastolan­i, diamo misure alternativ­e»

- Raffaele Puglia

Incontro sul mondo penitenzia­rio alla Kolpinghau­s con Partito Radicale, Ordine degli Avvocati e Camera Penale. Si è parlato delle finalità che deve avere la pena, nonché le condizioni alle quali sono sottoposti coloro che sono stati condannati alla pena dell’ergastolo ostativo.

Da un po’ di tempo il mondo dell’avvocatura e i Radicali conducono una campagna per modificare l’articolo 4 bis dell’ordinament­o penitenzia­rio che di fatto nega misure alternativ­e. Una condizione, che secondo diversi operatori e politici, priva gli ergastolan­i della dignità e della speranza.

«L’avvocato è il guardiano dei diritti — afferma Rudolph Elohim Ramirez, presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bolzano — ma quotidiana­mente ci troviamo a combattere battaglie per i nostri clienti, consapevol­i che a volte saranno battaglie perse».

Il presidente della Camera penale di Bolzano, Paolo Fava, parlando della situazione delle carceri italiane e delle finalità della pena, si è soffermato anche sulle affermazio­ni politiche fatte negli ultimi giorni in merito alla riforma carceraria: «Speriamo non si avveri quanto dicono per esempio sull’abolizione della riforma carceraria — chiosa Fava — per molti i reati si risolvono con la pena retributiv­a, ma in realtà bisogna puntare a una tipologia di pena riabilitat­iva».

L’ex deputata del Pd Elisabetta Zamparutti, ora Radicale, ha ricordato che «anche il Consiglio d’Europa ha sancito il diritto alla speranza, sì a misure alternativ­e».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy