Musica dal vivo Rösch «aggiusta» il coprifuoco
Agennaio il consiglio comunale di Merano aveva deliberato di aderire alla campagna internazionale Fair Trade Town per candidarsi al titolo di «Città equa e solidale». L’obiettivo è stato raggiunto e il riconoscimento ufficiale è stato conferito ieri al sindaco Paul Rösch dal presidente dell’organizzazione mondiale Wfto (World Fair Trade Organisation) Rudi Dalvai: «Vogliamo dare il nostro contributo per favorire un commercio più equo, per uno sviluppo sostenibile — ha detto il sindaco Paul Rösch — vogliamo aiutare nel nostro territorio chi è già impegnato in questo tipo di commercio e sensibilizzare la gente ad avvicinarsi ai valori della sostenibilità».
Merano è stata nel 1991, una delle prime sedi della Bottega del Mondo in Italia, un commercio rispettoso della dignità di chi lavora, che mette al bando lo sfruttamento di bambini e donne e che con 7 miliardi di fatturato a livello globale, pur rimanendo una nicchia, dimostra che quella equa e solidale è un’economia possibile che mette al centro il bene delle persone e non il profitto. Dal 10 al 28 aprile sono previste diverse iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del commercio equo e solidale. Tra queste la «Fashion revolution»: 4 eventi tra i quali, sabato 28 aprile in via Cassa di Risparmio, una sfilata di abiti ricavati dagli studenti della «professionale» Zuegg riutilizzando capi dismessi. Si mobilita pure il mondo culinario con la «Fair & Local Cooking Night»: l’ottava edizione, dopo Bressanone, Bolzano, Brunico e Silandro, si svolgerà il 24 maggio dalle 19 alla Scuola Savoy e vedrà impegnati alcuni dei migliori cuochi altoatesini insieme agli allievi della scuola stessa.