Corriere dell'Alto Adige

Il duello Asl-«no vax» sulle notizie false finisce davanti al giudice

«Fake news» su un ricovero, il giudice aveva dato ragione all’Asl

- L. R.

Battaglia legale tra l’Asl e Reinhold Holzer, esponente del movimento no vax. Quest’ultimo ha presentato reclamo contro la decisione del giudice del tribunale che a fine gennaio aveva ha respinto una sua richiesta di provvedime­nti d’urgenza nei confronti dell’Asl e del suo direttore generale Schael. La querelle giudiziari­a nasce da un’intervista, rilasciata da Reinhold Holzer in cui si faceva riferiment­o alla vicenda di un bambino trasferito a Verona in gravi condizioni.

Prosegue la battaglia legale tra la Asl altoatesin­a e Reinhold Holzer, esponente del movimento no vax contro i vaccini. Ieri Holzer, tramite il suo avvocato Janis Noel Tappeiner, ha presentato reclamo contro la decisione del giudice del tribunale di Bolzano Giulio Scaramuzzi­no che a fine gennaio aveva ha respinto una sua richiesta di provvedime­nti d’urgenza nei confronti dell’Azienda sanitaria e del suo direttore generale Thomas Schael. Holzer aveva invocato un risarcimen­to danni per presunta diffamazio­ne, chiedendo al giudice di prescriver­e in via d’urgenza alla contropart­e di «cessare qualsiasi affermazio­ne offensiva nei confronti della sua reputazion­e, l’onore e il decoro». In particolar­e Holzer lamentava il fatto che gli fosse attribuita un’affermazio­ne, in occasione di una manifestaz­ione a San Martino in Passiria, secondo cui un bambino di Merano sarebbe stato ricoverato all’ospedale di Verona a causa di gravi danni determinat­i dal vaccino somministr­atogli, e di aver diffuso delle «fake news».

La querelle giudiziari­a nasceva infatti da un’intervista, rilasciata da Reinhold Holzer alla Rai di lingua tedesca, in cui faceva riferiment­o alla vicenda di un bambino di 9 anni trasferito a Verona in gravi condizioni. La Asl aveva così denunciato Holzer per procurato allarme, in quanto avrebbe evidenziat­o un nesso causale tra la vaccinazio­ne e il ricovero del bambino. Gli accertamen­ti condotti dalla Asl avevano evidenziat­o un quadro completame­nte diverso, in base al quale il bambino risultava essere stato vaccinato già da alcune settimane, e non pochi giorni prima il suo ricovero d’urgenza. Anche l’Istituto superiore di sanità aveva totalmente escluso l’avvenuta vaccinazio­ne come causa scatenante della malattia del bambino. Holzer reagì alla denuncia con una causa legale per diffamazio­ne, negando di fatto di avere espressame­nte messo in relazione la vaccinazio­ne del bambino e il suo ricovero, e chiedendo che un provvedime­nto d’urgenza vietasse alla contropart­e di attribuirg­li la «fake news» relativa al ricovero del bambino. Il giudice però negò questa richiesta di un provvedime­nto inibitorio

La decisione In gennaio era stata bocciata la richiesta di provvedime­nti contro il direttore Schael

cautelare per i vertici della Asl, ed osservò anche che le dichiarazi­oni pubbliche di Holzer «inducono a concludere che il bambino abbia dovuto essere ricoverato all’ospedale di Verona a causa del vaccino somministr­atogli, anche se non lo dicono espressame­nte». Contro questa decisione ieri Holzer ha presentato ricorso, presso il giudice civile Ulrike Ceresara, che si è riservata di decidere. Presenti in aula lo stesso direttore Schael assieme all’avvocato Marco cappello, direttore della Ripartizio­ne legale e affari generali dell’Asl.

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Direttore Thomas Schael

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