«Adesso Di Maio coinvolga FI, forza europeista»
Unterberger: no a un esecutivo con la Lega
Consultazioni, secondo round. Anche questa settimana i primi a incontrare il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sono stati i parlamentari del gruppo «Per le autonomie» (Svp, Patt e Union Valdôtaine). Il commento, a caldo, della presidente Julia Unterberger della Stella Alpina, è conciso, prima in tedesco e poi in italiano: «Siamo disposti a dialogare con tutti, collaborare è un’altra cosa — dichiara — Mi sentirei di escludere la fiducia a un governo Movimento 5 Stelle-Lega, che peraltro non avrebbe bisogno dei nostri voti. Ma se proprio ci deve essere un governo di centrodestra, che almeno venga coinvolta Forza Italia, europeista convinta».
Unterberger parla a nome di tutto il gruppo, «del quale credo di conoscere l’orientamento. Il nostro supporto va alle forze europeiste in una prospettiva autonomista. Di caso in caso siamo disposti a collaborare con tutti, a patto che tengano fede a questi due capisaldi. Eventualmente anche con la Lega. Anche se, allo stato attuale, non sembra avere una posizione molto compatibile con la nostra». Il riferimento è, soprattutto, alla crisi siriana che, «nel frattempo, è entrata in gioco — sostiene la senatrice — La reazione di Salvini, con le sue posizioni vicine a Putin e alla Russia, sono preoccupanti».
Rispetto al primo giro di consultazioni, la novità di questa settimana, secondo Unterberger, è «che a posizione di Di Maio nei confronti di Forza Italia sembra essere meno rigida. Il suo veto è stato ristretto alla persona di Berlusconi, il che mi sembra un segnale. La cosa migliore, per quel che mi riguarda, sarebbe un coinvolgimento del Pd al governo che però, in questo momento sembra improbabile. Anche se non è detta l’ultima parola».
A intervenire a Roma, nella giornata di ieri, è stato anche l’Obmann dell’Svp Philipp Achammer: «Come partito in rappresentanza delle minoranze linguistiche la Volkspartei è da sempre aperta al dialogo con tutte le forze che si dimostrano disponibili a loro volta. Confidiamo che il presidente Mattarella conferisca un incarico a forze politiche che lavorino nella medesima direzione». Nel solco di quanto avvenuto negli ultimi anni, aggiunge Unterberger, «durante i quali, attraverso il confronto con il governo e il Parlamento, siamo riusciti a scrivere pagine importanti nel riconoscimento e nella valorizzazione dell’autonomia. L’augurio è che si possa continuare su questa strada». A Mattarella la presidente del gruppo «Per le autonomie» dichiara di aver «rinnovato la fiducia per il suo delicato e importante compito. L’Italia non può permettersi di cadere in un lungo periodo di incertezza e di instabilità governativa, pertanto ci auguriamo che questo nuovo giro di consultazioni favorisca il dialogo tra tutte le forze politiche». Fiducioso si dice anche il parlamentare, sempre della Stella Alpina, Manfred Schullian: «Dopo l’incontro di oggi il presidente della Repubblica mi è sembrato più deciso rispetto al primo giro di consultazioni».
Del resto l’attuale stallo «non fa bene al Paese — aggiunge anche il vicepresidente del gruppo Albert Lanièce (Unione Valdôtaine) — Per quel che riguarda la Siria, è bene che l’Italia abbia un governo con piene funzioni per rapportarsi con i Paesi coinvolti».