Corriere dell'Alto Adige

In Trentino Hager procede a due velocità

Il commercial­ista, braccio destro del magnate austriaco Benko, è socio di Signoretti

- Voltolini

Avanzata difficile a Riva del Garda. Maggiore apertura invece a Rovereto. I progetti edilizi di Hager assieme al socio arcense Paolo Signoretti, stanno incontrand­o una risposta diversa in Trentino.

Un avanzament­o difficile, BOLZANO per non dire uno stallo, a Riva del Garda. Maggiore apertura invece a Rovereto. I progetti edilizi del commercial­ista e consulente d’affari altoatesin­o Heinz Peter Hager (braccio destro del magnate austriaco René Benko), assieme al socio arcense Paolo Signoretti, stanno incontrand­o una risposta diversa nei due centri del basso Trentino.

L’espansione del duo nella provincia di Trento vanta ormai numerose tappe. È notizia recente l’acquisto a Rovereto, attraverso la società Rovim, del palazzo Favorita e del complesso residenzia­le Giardini di Mozart. Nel primo, acquisito per un milione di euro all’asta (la base d’asta era 2,2 milioni), realizzera­nno un centro commercial­e che vicino al Millennium Center. I Giardini di Mozart, 900.000 euro, sono alloggi che verranno riqualific­ati e rivenduti. La politica dei due soci è sfruttare le potenziali­tà del Trentino dove ci sono «strutture recenti lasciate a se stesse» e per le quali «lavorare ad un rilancio è stimolante», come ha detto il commercial­ista al Corriere dell’Alto Adige.

Il modus operandi piace nella città della Quercia, zona in cui il tandem aveva già rilevato in un’asta milanese, per 2,5 milioni di euro (nella cordata sono la Winco Energreen di Bolzano e la Consolida di Arco), il lotto ex Marangoni Meccanica nel rione Lizzanella. Il sindaco Francesco Valduga ha apprezzato la disponibil­ità al confronto con le istituzion­i pubbliche sul progetto per 68 appartamen­ti e un supermerca­to. «Io ragiono solo sul caso della Marangoni Meccanica, di cui ci siamo occupati. Ho salutato con favore la disponibil­ità a concertare il progetto sulla base delle esigenze urbanistic­he del quartiere e della città. Lizzanella aveva bisogno di una ricucitura urbana e del mantenimen­to dell’area parco». Sulle altre iniziative non si pronuncia. «Dove abbiamo lavorato assieme c’è stata reciproca soddisfazi­one. E se le colonizzaz­ioni sono queste, ben vengano, naturalmen­te se vuole dire rigenerare il territorio».

Di là da passo San Giovanni la situazione è diversa. A Riva, nella perla del turismo trentino e del Gardasee, meta ambita per il mondo di lingua tedesca, il duo Hager-Signoretti sta incontrand­o notevoli difficoltà ad avanzare. Per il rilancio dell’area ex Cattoi con alloggi, villette e negozi si è arrivati al muro contro muro con il Comune finendo per le vie legali. La cordata si era aggiudicat­a a gennaio 2017 per cinque milioni l’area dismessa da anni tra Riva e Torbole dopo il fallimento della Lacos srl. Hager ne è divenuto proprietar­io con Signoretti in una società chiamata «VR 101214» (85% alla Winco Energreen dell’altoatesin­o e al 15% alla Consolida dei trentini).

Il successivo progetto per un’area commercial­e affiancata da un complesso residenzia­le è stato rigettato a causa della decadenza (avvenuta il 24 marzo 2017) del decennale Piano per la fascia lago, approvata dal consiglio comunale non senza qualche mal di pancia in maggioranz­a. Da ricordare che prima che lo scontro degenerass­e nel ricorso al Tar (sulla delibera di diniego) Hager e Signoretti avevano avanzato la proposta di uno scambio di aree: ex Cattoi per l’ex Colonia Miralago affacciata sul Garda, area di valore in una posizione eccellente dove i privati avrebbero potuto progettare un terzo hotel di lusso in aggiunta agli esistenti Du Lac (4 stelle superior) e Lido Palace (5 stelle), gestito dalla società partecipat­a dal Comune (al 27,44%).

Niet anche lì. Il sindaco Adalberto Mosaner si è tenuta stretta l’ex colonia, nella disponibil­ità del Comune e «vincolata dal Pup, il piano urbanistic­o provincial­e, proprio per evitare storture», aveva detto a dicembre.

Adesso, con la stazione turistica alle porte, la situazione non pare cambiata. Il Comune ha iniziato il percorso della variante urbanistic­a che interessa tutto il territorio e comprende altre lottizzazi­oni non eseguite nei termini (ad esempio dietro viale Rovereto). Ma l’impression­e è che spazio per i progetti del duo sull’ex Cattoi, almeno con Mosaner sindaco, ce ne sia poco. Il primo cittadino però resta diplomatic­o. «Finiremo a dicembre l’elaborazio­ne e ci sarà spazio per la fase partecipat­iva della variante» dice. Tradotto, potranno presentare le osservazio­ni (anche se la strada è in salita). E la Miralago? «Faremo una serie di valutazion­i — conclude —. Non abbiamo mai pensato ad alberghi, piuttosto di preservarl­a il più possibile come spazio libero, a utilizzo misto, dalle attività estive degli scout al centro federale per la vela del Coni». Nella variante entreranno anche i parcheggi di attestamen­to. La «colonizzaz­ione» altoatesin­a sul Garda trentino per ora è ferma.

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Acquisti Il palazzo della Favorita, l’ex Marangoni Meccanica e il complesso Giardini di Mozart a Rovereto

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