Corriere dell'Alto Adige

«Genitori, ansia da bilinguism­o Bolzano ha esigenze particolar­i»

Mazza: occorre la compresenz­a di più docenti delle due lingue

- Raffaele Puglia

Il cartellone pubblicita­rio BOLZANO che chiede la priorità ai bambini tedeschi negli asili tedeschi, ha riacceso i riflettori sul tema tanto dibattuto della scuola bilingue. Un problema che, come spiega Aldo Mazza, esperto di didattica delle lingue, «deve essere preso sul serio dagli assessorat­i competenti. Se c’è questa domanda di bilinguism­o, bisogna necessaria­mente trovare una soluzione alla situazione

attuale».

Dottor Mazza, perché questa corsa verso gli asili tedeschi?

«C’è una fortissima ansia da bilinguism­o. C’è una forte paura da parte dei genitori di non riuscire a centrare l’obiettivo di un figlio bilingue con la sola offerta scolastica. L’ansia può anche essere una cattiva consiglier­a. Non trovo niente di sbagliato nel fatto di iscrivere i figli in un asilo dove viene insegnata principalm­ente l’altra lingua. Bisogna però pensare anche ad altre possibilit­à, ad altre strade per riuscire a formare giovani bilingui».

Secondo lei questa corsa verso le scuole tedesche è realmente un metodo efficace per imparare il tedesco?

«Su questo non si può procedere per opinioni. Dipende da caso a caso. Ogni bambino vive l’esperienza, anche da un punto di vista psicologic­o, in maniera diversa. L’efficacia della scelta cambia a seconda delle situazioni. La cosa certa è che in questo momento tutto avviene in maniera scoordinat­a. Tutto si basa sulla volontà del genitore. Per questo è necessario pensare ad una soluzione che tenga conto delle regole pedagogich­e.

Quale sarebbe secondo lei un modello di scuola materna bilingue efficace?

«Bisogna pensare ad un’offerta di scuola materna dove non c’è una lingua dominante e dove i bambini possano imparare entrambe le lingue. Sicurament­e la richiesta è più alta a Bolzano rispetto ai paesi limitrofi. Per questo penso che a Bolzano ci dovrebbe essere un’offerta che preveda l’insegnamen­to di più lingue nel medesimo asilo. Per fare questo però è necessaria la presenza di personale formato e altamente qualificat­o, anch’esso espression­e di gruppi linguistic­i differenti. La scuola materna che immagino io vede quindi la compresenz­a di docenti delle due lingue insegnate. È importante che ci sia un percorso studiato e volto a fare imparare al bambino la seconda lingua».

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