I giudici: Monte Cavallo, la pista è legittima Dachverband sconfitto
Respinto il ricorso del Dachverband
BOLZANO Via libera, da parte del Consiglio di Stato, alla realizzazione della nuova pista da sci a Monte Cavallo, a nord di Vipiteno. Nei mesi scorsi il Tar di Bolzano aveva respinto, ritenendolo inammissibile, un primo ricorso della Federazione protezionisti sudtirolesi, il Dachverband, contro la realizzazione di una nuova pista da sci.
In seguito però il Dachverband aveva poi impugnato questa sentenza innanzi al Consiglio di Stato a Roma, ottenendo in via provvisoria la sospensione dell’esecutività della sentenza di primo grado. Per questo motivo la società Montecavallo srl, che aveva già iniziato con i lavori di disboscamento per la realizzazione della pista, aveva dovuto sospenderli.
Ora però, nell’ultima udienza, il Consiglio di Stato ha deciso di rigettare l’istanza cautelare che era stata presentata dalla Federazione protezionisti sudtirolesi. In particolare, il Consiglio di Stato ha ritenuto, ad un sommario esame della questione, che i motivi di ricorso proposti in primo grado appaiono infondati. La società Montecavallo srl, difesa dall’avvocato Alexander Bauer di Bolzano, ha quindi potuto riprendere i lavori, con l’obiettivo di potere attivare la nuova pista ed il nuovo impianto di innevamento già dall’inizio della prossima stagione invernale.
Anche i giudici di secondo grado, dunque, hanno respinto la tesi dei protezionisti. Già in primo grado, il Tar di Bolzano aveva ritenuto il ricorso del Dachverband in parte inammissibile e in parte infondato. In particolare, ad avviso del giudice amministrativo, la delibera della giunta provinciale che aveva definitivamente approvato il progetto, nel procedimento di valutazione dell’impatto ambientale, era stata correttamente motivata e, quindi, andava considerata legittima. La querelle giudiziaria per la realizzazione della nuova pista era scaturita dal ricorso dei protezionisti, che contestavano la realizzazione del nuovo tracciato, in quanto esso comporterebbe a loro avviso il sacrificio di una parte di bosco. Si tratta del resto di un progetto travagliato, di cui si era iniziato a discutere a inizio degli anni Duemila, quando venne approvato dalla Provincia il progetto di realizzazione di un serbatoio di raccolta e di una conduttura per l’innevamento artificiale nel comune di Vipiteno. Il serbatoio, di capacità pari a 18.000 metri cubi d’acqua, doveva garantire la copertura della pista da sci: alla sua realizzazione era infatti collegata la realizzazione di una discesa a valle sul Monte Cavallo, a sua volta approvata dalla Provincia. La società Montecavallo ha dunque avviato i lavori, sfruttando in parte il tracciato di una strada forestale esistente ed in parte dovendo procedere anche all’abbattimento di un’area boschiva. Proprio per impedire questo abbattimento, il Dachverband aveva presentato ricorso, ora respinto.