Corriere dell'Alto Adige

Lunghi steli, piglio deciso Le altezze impreziosi­scono

- Di Martha Canestrini

Ricordo d’infanzia: Aruncus dioicus. Nome volgare: barba di capra; cresceva nel giardino dei vicini. Svettava solenne sopra un alto steccato. Mi costringev­a a guardare i suoi pennacchi fioriti color crema con reverenzia­le ammirazion­e da sotto in su. Forse è per questo che continuano segretamen­te a piacermi essenze altissime, da guardare dal basso. Quando mi giungono solo alla vita, mi pare dicano che solo la misura dettata dall’uomo sia quella “giusta”. Misuro, diventata adulta, un metro e settantadu­e. La ricerca di piante che mi superano non è semplice. Ne ho trovate però, nel tempo, alcune veramente degne di ammirazion­e, formanti perfette quinte, sfondi spettacolo­si. Come l’Inula magnifica “Sonnenstra­hl” ad esempio, un’afghana, con enormi foglie e gambi alti due metri, su cui si aprono fiori gialli con petali filiformi a raggiera. Sonnenstra­hl, raggio di sole, è il nome datole dal vivaista, Ernst Pagels, che l’ha selezionat­a. Non vorrei poi tralasciar­e il più comune girasole, di origini messicane, di cui esistono selezioni da giardino stupende. In un mese cresce fino all’altezza di due metri. Pure il semplice girasole da seme -un metro e settanta- che cresce negli sterminati campi padani e quelli ondulati, marchigian­i, è bellissimo. Il volo dei cardellini al momento della maturazion­e dei semi aumenta la sua amabilità. Provenient­e dalle praterie americane più asciutte è l’Helianthus orgyalis. In sole tre settimane si slancia verso il cielo, spiegando fogliame sottile che ricorda il salice. In settembre, sul loro culmine, e ormai a quasi due metri, apre fiori giallo limone, fitti e opulenti. La Vernonia arkansana – due metri- un’altra americana, preferisce l’umidità, e cresce ai bordi di laghetti, ruscelli, fiumiciatt­oli. Il Polygonum polymorphu­m forma macchioni con belle foglie con due buoni metri di gambi cavi, con pennacchi fittamente fioriti di bianco da giugno a settembre – se vi ricordate di tagliare in luglio gli steli sfioriti. Ha bisogno di un carattere fermo: per impedirgli di soffocare le piante vicine è bene eliminare ogni anno alcuni dei grossi rizomi con i primi germogli visibili. Ho regalato ormai carrettate di queste radici a chi voleva riempire velocement­e vuoti in giardino in modo decorativo. Queste altezze siderali potrebbero spaventare anime timide. Consiglier­ei allora una parente stretta dei cavoli, la Crambe cordifolia, da sistemare nell’aiuola più asciutta, assolata e magra del giardino. Ha foglie giganti; in maggio produce ramificati gambi, fittamente fioriti di bianco ad altezza d’uomo, facendo impazzire per un lungo mese api, bombi, una miriade di altri insetti col suo profumo mielato.

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 ??  ?? L’opera Una delle sculture di Peter Senoner, che quest’anno espone al Forte Belvedere di Lavarone
L’opera Una delle sculture di Peter Senoner, che quest’anno espone al Forte Belvedere di Lavarone

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