Corriere dell'Alto Adige

Südtirol, il ritiro Pfeifer: valorizzar­e i nostri talenti

L’ad Pfeifer fotografa il «momento Südtirol»: il 70% della squadra pronta alla vigilia del ritiro «Tait e Costantino sono ambiti? Finora non ci sono arrivate offerte, siamo felici se rimangono»

- Fabio Pasini

BOLZANO Ultimissim­i giorni di vacanze per i giocatori dell’Alto Adige che a partire da dopodomani si ritroveran­no per sostenere le visite mediche, poi nel primo pomeriggio di sabato la partenza verso la Val Ridanna, sede del ritiro fino al 27 luglio.

Sul torpedone che porterà giocatori e staff tecnico agli allenament­i in altura si spera possa prender posto la maggior parte di coloro i quali comporrann­o la rosa per la stagione 2018-19. Una rosa c he anche ieri ha registrato delle novità (vedi articolo a fianco).

«Riuscire ad allestire tutta la squadra entro sabato sarà abbastanza difficile — spiega l’amministra­tore delegato biancoross­o Dietmar Pfeifer — diciamo che puntiamo ad avere il 70 per cento dei giocatori, mentre il restante 30 per cento arriverà man mano».

Per il momento sono cinque gli ingaggi operati dalla società biancoross­a, ad Alessandro Fabbri e Nicolò Casale, si sono aggiunti ieri infatti i prestiti dei difensori Fabio Della Giovanna, ventunenne dalla Spal e Marco Crocchiant­i (22 anni) dallo Spezia, società da cui è stato prelevato anche il centrocamp­ista 22enne Stefano Antezza.

Come accade puntualmen­te ad ogni estate in casa Alto Adige, ci sarà una rivoluzion­e sul fronte calciatori, in quanto la maggior parte di quelli presenti la scorsa estate, ha fatto le valigie, soprattutt­o per tornare alla casa madre, quest’anno le cose forse, in sede di mercato, potrebbero prendere una strada diversa.

«Il fatto di puntare maggiormen­te su calciatori di proprietà e meno sui prestiti — continua Pfeifer — è una decisione che ricade sul nostro direttore sportivo: lui ha un budget a disposizio­ne e si muove come crede meglio».

Sotto contratto della scorsa stagione ce ne sono dieci, ma tre sono sulla lista dei partenti (Oneto, Zanchi, Gatto) e altri due (Tait e Costantino) sono ambiti da compagini di serie B.

«Per Tait e Costantino — osserva l’amministra­tore delegato dell’Alto Adige — ad oggi non ci è pervenuta nessuna offerta, sono due giocatori sotto contratto e noi siamo ben felici che rimangano con noi, poi è chiaro che se arriverà qualcosa di concreto sulla nostra scrivania, potremmo vedere, a determinat­e condizioni, di valutarlo».

Alto Adige che, rispetto allo scorso anno partirà con l’obiettivo di arrivare ai playoff, sulla base soprattutt­o dell’aumento di budget stabilito dal consiglio direttivo che consentirà al direttore sportivo Bravo di migliorare soprattutt­o la questione tecnica della rosa.

«Rispetto alla passata stagione — spiega Pfeifer —abbiamo previsto qualcosa in più, niente di strabilian­te, ma che ci consentirà di prendere qualche giocatore di livello

L’asso nella manica «Rispetto alle scorse stagioni, potremo spendere un po’ di più per gli ingaggi»

che chiede ingaggi più alti, ma che si spera possa permetterc­i di disputare un certo tipo di campionato».

Fissata intanto la prima amichevole, che sarà quella contro il Sassuolo, mercoledì 25 luglio alle 18 a Vipiteno, mentre è in fase di organizzaz­ione la sfida contro una selezione locale che avverrebbe venerdì 20.

Alto Adige che da presumibil­mente da novembre in poi dovrà fare i conti con la ristruttur­azione dello stadio Druso con i lavori che termineran­no intorno alla fine del 2020: i biancoross­i continuera­nno a giocare le gare casalinghe, con la possibilit­à di montare tribune mobili per far fronte alla mancanza di posti derivanti dal rifaciment­o, prima dell’una, poi dell’altra, delle tribune Canazza e Zanvettor. Passi importanti per una struttura destinata a ospitare le più brillanti aspettativ­e degli sportivi locali.

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