Köllensperger lancia la sua lista «M5S rigido»
Il consigliere lascia il M5S: «Tedeschi e ladini vogliono un’azione politica mirata»
P aul Köllensperger annuncia che alle Provinciali di quest’autunno correrà da solo: «E lo farò con una lista che porta il mio nome – spiega – ovvero Team Köllensperger». Nessun divorzio burrascoso con il Movimento cinque stelle (del quale è l’unico esponente ad aver ottenuto un seggio in consiglio provinciale) ma una proposta di dividersi il lavoro: «Finora ho trovato tante rigidità».
BOLZANO Perché anche l’Alto Adige abbia il suo governo del cambiamento Paul Köllensperger annuncia che alle provinciali di quest’autunno correrà da solo. E lo farà «con una lista che porta il mio nome – spiega – Ovvero Team Köllensperger. Nessun divorzio burrascoso con il Movimento cinque stelle (del quale è l’unico esponente ad aver ottenuto un seggio in consiglio provinciale) ma una proposta di dividersi il lavoro: «Io mi prendo la flessibilità che un Movimento divenuto nazionale, in questo momento, non riesce a garantire. In cambio porterò avanti la volontà di cambiare la vecchia politica. La lettera è sul tavolo, ora attendo una risposta».
Anche il colore scelti per il logo (una piantina dell’Alto Adige su sfondo giallo) sembrano alludere al fatto che la frattura non sia netta. «Sebbene la legge elettorale non preveda coalizioni – prosegue
Schir Il nostro movimento rappresenta un’idea, non una persona sola
Köllensperger – ono fiducioso del fatto che, fra qualche mese, le nostre vie si incroceranno di nuovo».
Il distacco, inoltre, non sarebbe tanto sui temi ma sui modi. «Rispetto il M5S e le regole che si è dato — aggiunge –—ma credo che queste vadano bene nelle città, non nelle periferie. Ho avvertito, specie fra i cittadini di madrelingua tedesca e ladina, il desiderio per un’azione politica specifica per l’Alto Adige. Nei cinque anni che ho trascorso fra le file dei Cinque stelle ho fatto diverse proposte su come coinvolgere anche questa fetta di popolazione, per altro ampiamente discusse. Ora è tempo di agire».
Indigesta all’ex pentastellato è la «logica della scheda elettorale» che avrebbe condizionato gli ultimi decenni di monopolio politico e amministrativo e che comincerebbe a mostrare i propri limiti. «L’Alto Adige è una terra particolare — prosegue –— Con una complessità culturale che non è mai stata vista come un vantaggio politico ma che, di fatto, contribuisce al suo benessere». Una terra nella quale servizi ed economia funzionano, «ma dove ai politici si pagano i vitalizi in anticipo, dove i conflitti di interesse sono all’ordine del giorno, dove iniziative orientate al futuro vengono percepite come nemici da combattere». L’obiettivo del Team Köllensperger è ora quello di andare oltre tutto ciò e puntare «sul bene comune invece che sugli interessi particolari. Vogliamo un governo di coalizione vera, con una cultura del dialogo orientata alla sostenibilità e con un focus particolare sulla sanità e su una scuola che insegni tutte le lingue».
Una scelta che incontra l’appoggio di Francesca Schir, consigliere del M5S a Merano. «Viviamo in una terra speciale che ha bisogno di regole speciali, con una complessità difficile da capire da fuori — afferma — Il Movimento va bene nei centri abitati a maggioranza italiana ma raccoglie pochi consensi nelle periferie, sintomo dell’incapacità di riuscire a rappresentare tutti gli altoatesini». L’annuncio di Köllensperger non è un fulmine a ciel sereno. «Si era discusso a lungo della necessità di trovare soluzioni specifiche per l’Alto Adige — prosegue — Certo, la sua scelta ci metterà in difficoltà perché lui era la nostra testa di serie, ma il Movimento è un’idea, non una persona. Il progetto che portiamo avanti è lo stesso, solo declinato, tecnicamente, in maniera diversa».
Di tutt’altro avviso l’Svp, bersagliata dalle dichiarazioni dell’uscente del M5S. «Nel 2013 Köllensperger è saltato sul carro dell’allora neonato Movimento ed è riuscito così, sorprendentemente, a entrare in consiglio – commenta Stefan Premstaler (Junge Generation) – Dopodiché ha sfruttato la sua posizione come tribuna per la sua azione politica per poi cambiare bandiera un’altra volta, candidandosi ora con una lista “indipendente”. Una decisione opportunista che va contro l’interesse degli elettori che non potranno che rimanere disorientati. La lista è una scatola nera della quale non si conosce il contenuto».
Premstaler (Svp) Una decisione opportunista che va contro gli interessi degli elettori