Urzì: «Il settore pubblico è soffocato, le commissioni diventino autonome»
Consigliere provinciale Urzì (Alto Adige nel cuore), la Provincia sbaglia a insistere così sulla proporzionale?
«La proporzionale è riconosciuta anche a livello costituzionale come una discriminazione, seppur “positiva”».
Un male necessario?
«Era stata pensata a suo tempo per riequilibrare nel giro di 30 anni le “ingiustizie del passato”».
Poi cosa è successo?
«Che quel termine è passato e la proporzionale è diventata uno strumento odioso».
In che senso?
«Perché attribuisce ai singoli opportunità e prospettive di vita in base a una dichiarazione di appartenenza a un gruppo linguistico, piuttosto che al merito, che viene spesso spesso ampiamente superato».
Cosa servirebbe ora per uscire da questo «vicolo cieco»?
«Occorrerebbe un sistema di tutela e garanzia del merito e delle competenze nella scelta del personale che opera nei settori pubblici».
In senso pratico?
«Una riorganizzazione delle commissioni di valutazione dei candidati, che dovrebbero essere totalmente autonome».
Da chi?
«Dal potere politico, dal condizionamento ambientale e dalla lottizzazione, anche etnica, che in questi ultimi anni ha ingessato e sta soffocando il mercato del lavoro pubblico, costringendo decine di “cervelli” italiani ad andarsene».