Centrodestra, incognita Fugatti: sabato si decide
Lega in pressing, ma non c’è unità. Il sottosegretario (senza deleghe): «I 49 milioni? Non so nulla»
TRENTO Se nel centrosinistra autonomista la scelta del candidato presidente sta lacerando il clima ormai da settimane, anche nel centrodestra autonomista il quadro non è del tutto consolidato. Anche se con contorni molto meno aspri.
Sabato pomeriggio le forze politiche che compongono la coalizione — Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, insieme ad Agire, Progetto Trentino, Autonomisti popolari, Udc e Tre — si ritroveranno per affrontare nuovamente i due nodi principali: i confini della compagine e l’indicazione del candidato presidente. Che poi si riesca a finire, entro la serata, questo è tutto da vedere.
La Lega — e non è una novità — sostiene il suo sottosegretario alla salute Maurizio Fugatti, che proprio sabato potrebbe ottenere l’investitura ufficiale da parte degli alleati. Anche se il condizionale è d’obbligo. Se infatti alcune componenti della coalizione hanno già sposato la candidatura dell’ex segretario del Carroccio (tra questi in particolare il leader di Agire Claudio Cia), altre continuano ad opporre delle resistenze. Come Forza Italia, che per voce della sua coordinatrice regionale Michaela Biancofiore rilancia ancora una volta la candidatura della senatrice e procuradora Elena Testor. O come Progetto Trentino, che ha messo sul tavolo il nome del proprio consigliere Marino Simoni.
Con un’incognita in più: attualmente infatti l’ex segretario trentino del Carroccio è ancora in attesa delle deleghe da sottosegretario. E quindi, di fatto, il suo raggio di azione a Roma è necessariamente limitato.
Ed è lo stesso Fugatti che, in queste ore, risponde alle sollecitazioni sulla questione dei 49 milioni legati a presunte irregolarità della Lega nell’utilizzo di fondi pubblici. «Di quei 49 milioni — dice Fugatti — non sappiamo nulla, se non che si riferiscono a qualcosa avvenuto dieci anni fa: bisognerebbe prendere atto che la Lega ora è un partito completamente diverso». Poi il sottosegretario alla salute precisa: «Quando ero segretario della Lega a Trento ero un segretario senza soldi, ci sostenevamo solo grazie al sostegno dei militanti e all’autofinanziamento; e ricordiamo che l’anno scorso la magistratura ci ha sequestrato 8-10 mila euro».
E il quadro attuale? Fugatti risponde netto: «Sulla situazione finanziaria attuale della Lega trentina dovrebbe chiedere a Bisesti ma non vedo problemi; certo essi potrebbero ingenerarsi se il provvedimento di sequestro deciso dalla Cassazione si realizzasse: è dura andare avanti se ti azzerano i conti ogni mese, soprattutto a tre mesi dalle elezioni». Quindi conclude con una frecciata: «Mi viene quasi da insospettirmi comunque che questa storia salti fuori adesso, mentre la Lega racimola consensi così grandi».