Corriere dell'Alto Adige

Acciaieria di Borgo «venduta» a Bvs Al secondo tentativo aggiudicaz­ione provvisori­a con 43,3 milioni

- E. Orf.

TRENTO Al secondo tentativo l’Acciaieria di Borgo Valsugana, la ex Leali Steel in fallimento, è stata venduta ad Acciaierie Venete. All’asta c’era solo l’offerta della controllat­a Bvs.

La base d’asta, valida nel primo tentativo, valeva 53,7 milioni di euro. A fine giugno non si è presentato però nessuno. Bvs, il ramo di Acciaierie Venete che ha affittato gli impianti per un anno, aveva già fatto un’offerta irrevocabi­le di acquisto dell’intero lotto da 43,3 milioni. Esattament­e il valore in palio nel secondo tentativo di ieri, dopo un abbassamen­to del 20%.

Bvs in questo modo si è aggiudicat­a l’intero pacchetto composto dagli stabilimen­ti gli stabilimen­ti di Borgo Valsugana , di Odolo (Brescia) e il 100% delle quote di Laf.

A quanto riporta il sito specializz­ato Siderweb, «tecnicamen­te prima che il giudice firmi il decreto di aggiudicaz­ione dovranno passare ancora circa dieci di giorni; la legge fallimenta­re prevede infatti che anche ad aggiudicaz­ione avvenuta gli organi della procedura debbano tener conto di offerte al rialzo da soggetti qualificat­i nell’ordine di almeno il 10%».

«L’azienda al momento ha preferito non rilasciare commenti ufficiali, anche perché prima che l’operazione possa considerar­si chiusa servirà anche il nulla osta da parte dell’Antitrust. Un parere che nonostante la volontà di stringere al massimo i tempi difficilme­nte arriverà entro la pausa estiva. Con tutta probabilit­à per il rogito finale si dovrà aspettare il mese di settembre 2018».

Attualment­e la produzione è su due turni per cinque giorni alla settimana ma, nel caso di vittoria all’asta, Bvs aveva annunciato, già nei mesi scorsi, la volontà di passare a tre turni, grazie anche all’innesto di nuovi occupati.

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