«Il lago, eco di energia»
Dolcenera Il concerto a Pinè La cantautrice leccese si esibirà il 26 luglio. Due ingredienti: il pianoforte e la luna
La vocalità di Dolcenera sarà amplificata il 26 luglio (ore 21.30) dal riverbero naturale del lago delle Piazze di Pinè per l’appuntamento conclusivo del «Blue Lakes Festival». La rassegna organizzata da Piattaforma Eventi in collaborazione con le Apt della Valsugana sta per aprirsi coi due grandi nomi internazionali di Suzanne Vega (17 luglio) sulla spiaggia riviera del lago di Caldonazzo e Sananda Maitreya (20 luglio) sulla spiaggia libera del lago di Levico. Una manifestazione (a ingresso libero) nata con l’intento di celebrare le bandiere blu dei laghi della Valsugana che quest’anno ha alzato il tiro con l’aggiunta della nuova location del lago delle Piazze sull’altopiano di Pinè.
E proprio sulla spiaggia libera affacciata sulla diga si esibirà la cantautrice pugliese in una performance piano e voce che promette di ricordare l’entusiasmante performance di Raphael Gualazzi l’anno scorso in riva al lago di Levico. Emanuela Trane, in arte Dolcenera, ha da poco pubblicato il singolo «Un altro giorno sulla terra», dall’accentuata ritmica brasiliana, che anticipa il nuovo album previsto in autunno. Ha fatto parecchio parlare di lei sui social l’incursione nella trap italiana con le sue personali versioni di Sfera Ebbasta, Young Signorino e Ghali, confluite nell’ep «Regina Elisabibbi» (2018). Nel corso della sua carriera la cantautrice ha calcato in più occasioni il palco di Sanremo ma è stata protagonista anche a livello televisivo vincendo la seconda edizione di «Music Farm» (2005) e rivestendo nel 2016 il ruolo di coach di The Voice of Italy.
Che effetto le fa suonare in riva a un lago solo per pianoforte e voce?
«In una cornice simile penso che darò il meglio di me: non credo di essermi mai esibita sulla riva di un lago al pianoforte e questa occasione è davvero preziosa. La prospettiva è entusiasmante perchè mi permette di esprimere una faccia di me che emerge solo dal vivo: sarò da sola e quindi libera di spaziare dalle sonorità più energetiche a quelle più empatiche. Maledetta libertà, dico io, ma spesso la cornice di un posto aiuta le emozioni e l’improvvisazione la fa da padrona: penso proprio che buona parte della scaletta me la lascerò suggerire dall’atmosfera di quella sera».
Come si è avvicinata alla
La cantautrice leccese Emanuela Trane, in arte Dolcenera, durante un concerto al teatro sociale di Trento
trap italiana e com’è nato «Regina Elisabibbi»?
«Era un periodo che ascoltavo la trap francese e in studio lavoravo con dei ragazzi più giovani che mi hanno fatto conoscere la scena trap italiana. L’ho presa come una sfida artistica e mi sono cimentata in personali riletture di alcune canzoni del genere, poi la cosa ha preso piede sui social sfociando in una discussione generazionale. Il mio approccio alla musica è da sempre libero e aperto alla contaminazione: c’è sempre una crescita o la voglia di fare qualcosa di diverso».
Il suo ultimo singolo invece in quale direzione si incanala esattamente?
«Un altro giorno sulla terra” è nato dopo un viaggio sia reale che mentale tra California, Florida, Cuba e Brasile che mi ha appassionato nel recupero delle ritmiche del sud del mondo. I pianoforti ossessivi e i ritmi latini fanno parte delle mie radici ma mi ha colpito anche l’approccio alla vita della gente latina che pur nella povertà, spesso incolmabile, mantiene la voglia di pensare positivo. Sicuramente il mio nuovo album risentirà di queste sonorità e della voglia di trasmettere messaggi universali».