Bed & breakfast targato Rösch Casolari critico
Tutto alla luce del sole, ma la notizia che la giunta comunale a Merano ha approvato una modifica al piano di recupero dei Portici inferiori per consentire al sindaco Paul Rösch (nella foto) e a suo fratello Peter di realizzare un bed & breakfast a quattro stelle fa discutere.
C’è un precedente e quindi non si tratta di un favoritismo: analoga modifica è stata infatti fatta nel 2016 per consentire alla famiglia Siebenförcher (dell’ex assessora Svp all’economia e turismo di Merano nella prima giunta Januth) di realizzare un’analoga struttura aperta proprio questa primavera. L’assessora all’urbanistica Madeleine Rohrer ha motivato questa modifica ricordando un passaggio del masterplan nel quale si sottolinea la necessità di promuovere un turismo che contribuisca a popolare e vivacizzare il centro storico senza attirare ulteriore traffico e per questo i due fratelli Rösch hanno dichiarato per iscritto presentando il progetto, che per i futuri ospiti degli appartamenti è disponibile un numero sufficiente di parcheggi al di fuori della zona pedonale.
«N0n è mia intenzione fare l’albergatore — ha precisato a questo punto il primo cittadino — il Residence Rösch è un progetto ideato da mio nipote, che sarà responsabile della gestione della struttura e al quale, a breve, cederò la mia quota di proprietà dell’immobile», ha aggiunto il sindaco.
Ma qualcuno storce il naso: «Anche su tutto si è svolto in regolarità — afferma Andrea Casolari consigliere d’opposizione — c’è forse da dire qualcosa sull’opportunità di presentare questo progetto mentre si ricopre il ruolo di sindaco. Meglio avrebbe fatto Rösch a cedere prima a suo nipote le quote di cui parla».
David Augscheller di Sinistra Ecosociale è altrettanto critico: «0Anche se formalmente può essere tutto a posto — dichiara — la cosa lascia uno strano retrogusto. Le norme lo consentono ed esiste anche un precedente — continua Augscheller — ma sull’opportunità di presentare un progetto privato mentre si riveste la carica di sindaco, resta comunque un punto di domanda».