«Neverland dichiara il fallimento» L’agenzia potrebbe non risarcire
BOLZANO Sbiadisce l’ipotesi di recuperare i soldi delle vacanze sfumate per il centinaio di altoatesini che avevano prenotato un viaggio con l’agenzia Neverland di via Torino. Ieri Francesco Coran, l’avvocato difensore di Laura Seppi, titolare dell’agenzia di viaggi, ha annunciato che a fronte di un «buco finanziario insostenibile, oltre 500mila euro», ha presentato per la sua assistita «istanza di fallimento».
Il rischio dell’impresa era di entrare in dissesto economico e così si attende che il tribunale dichiari fallita la Neverland. L’unica possibilità per recuperare il denaro investito nei viaggi da parte dei clienti dell’agenzia è dunque «insinuarsi nel passivo», spiega il legale: in seguito «il curatore fallimentare distribuirà gli eventuali utili dividendoli tra gli aventi diritto». Sono un centinaio le denunce formalizzate alla questura e i carabinieri di Bolzano che pendono attualmente su Laura Seppi, accusata di truffa e appropriazione indebita. E molte altre potrebbero essere le denunce in attesa di essere presentate da clienti che erano all’estero fino a pochi giorni fa senza il volo di ritorno, nonostante avessero pagato l’intera somma. L’avvocato Coran invita però alla prudenza: «Non sempre se c’è un fallimento c’è una truffa».