Sutton lontano da club italiani Nel mirino ci sono Russia e Cina
Aquila basket, radar puntati su Awudu Abass. Marble piace sempre di più
TRENTO C’è una solo motivazione dietro la decisione di Dominique Sutton: guadagnare di più nella fase finale della sua carriera. Una scelta assolutamente comprensibile dato che stiamo parlando di un professionista che sta cercando di monetizzare quelli che sono gli ultimi anni della sua carriera (l’atleta della Carolina del Nord compirà 32 anni il prossimo 20 ottobre). Quindi le voci che lo vorrebbero vicino a società italiane sono completamente prive di fondamento così come le teorie secondo le quali Dom a breve firmerà un contratto con una formazione della G-League per rimanere più vicino alla sua famiglia.
L’ala statunitense si accaserà laddove le cifre che girano sono molto più alte rispetto a quelle percepite a Trento, nessuna volontà né possibilità di alzare il livello competitivo. Insomma l’Eurolega rimarrà un tabù mentre i confini di Russia, Cina o Filippine si avvicinano a grandi passi, sulla falsa riga di Tony Mitchell per intenderci.
Più difficile l’ipotesi Turchia dato che ultimamente diversi club della penisola anatolica non sono propriamente svizzeri (per usare un eufemismo) nei pagamenti. Piuttosto fa riflettere il tempo concesso allo stesso Sutton per poter uscire dal contratto con l’Aquila versando una cifra di certo non impossibile (circa 25.000 euro) per un giocatore che guadagna dieci volte tanto se non di più.
Forse la società di Piazzetta Lunelli si è fidata troppo del presunto attaccamento del numero 2 alla squadra bianconera: generalmente l’escape arriva sino a fine giugno non certo fino al 20 luglio quando molte delle strategie di mercato possono essere già indirizzate.
Comunque ora i radar bianconeri sono puntati verso Davide Pascolo che, per inciso, tornerebbe a Trento di corsa. Il general manager Salvatore Trainotti proverà anche un inserimento in extremis nella trattativa che sta portando Awudu Abass verso Brescia. L’ex giocatore dell’Olimpia Milano ha già raggiunto l’accordo con i lombardi ma non ha firmato nulla e si sa che è la firma in calce a chiudere definitivamente la porta ad ogni tipo di possibile novità.
Trainotti e coach Maurizio Buscaglia sono poi rimasti favorevolmente impressionati dalle prestazioni offerte da Devyn Marble alla recente Summer League di Las Vegas: il ragazzo ovviamente non può essere al top della forma fisica dopo più di un anno di stop ma il timore di subire contrasti è già sparito dagli occhi della guardia statunitense. Dovrebbe essere lui a sostituire il danese Shavon Shields: servirà pazienza e difficilmente farà vedere il meglio di se stesso prima di novembre–dicembre ma le qualità tecniche sono indiscutibili.