Amministrazioni, avanzi sbloccati Mezzo miliardo subito disponibile
Provincia e Comuni potranno usare il surplus. Kompatscher esulta
Si sblocca la partita sugli avanzi di bilancio. Il Consiglio dei Ministri ha deciso di non impugnare la legge provinciale che autorizzava Palazzo Widmann e Comuni ad utilizzare gli avanzi di amministrazione. La partita vale quasi mezzo miliardo di euro in totale. E le idee per utilizzare questi fondi non mancano.
BOLZANO Svolta nella partita sugli avanzi di bilancio. Il Consiglio dei Ministri ha deciso di non impugnare la legge che autorizzava Provincia e Comuni ad utilizzare gli avanzi di amministrazione. «Il divieto era incomprensibile» commentano il presidente della Provincia Arno Kompatscher e l’assessore agli enti locali, Arnold Schuler che ora hanno a disposizione un tesoretto da oltre 240 milioni. A cui si sommano i 250 dei Comuni. Un fiume di denaro che finora era rimasto in freezer.
La notizia è arrivata a Bolzano nella tarda serata di martedì al termine di due settimane di trattative intense tra i tecnici provinciali e quelli del Ministero delle finanze. Alla fine l’ha spuntata la Provincia portando solide argomentazioni che hanno convinto il Mef a non impugnare la legge con cui la Provincia aveva autorizzato l’utilizzo degli avanzi di amministrazione.
Kompatscher, che aveva sempre detto che il divieto di utilizzarli era una «regola senza senso, meno ancora per la nostra Provincia», ha l’aria raggiante. «Ora — prosegue il Landeshauptmann — la nostra autonomia finanziaria è diventata più forte che mai. Con la legge provinciale ora in vigore sull’utilizzo degli avanzi di amministrazione abbiamo rafforzato ulteriormente la nostra autonomia di gestione a vantaggio di Provincia e Comuni».
Già il Patto di garanzia siglato nel 2014 con il governo Renzi aveva posto le basi per lo sblocco degli avanzi di amministrazione. Ma soprattutto la Provincia aveva dalla sua diverse sentenze con cui la Corte costituzionale aveva chiarito che «gli avanzi di amministrazione» devono essere a disposizione «degli enti che li realizzano». E che la capacità di spesa non può essere limitata da artifizi contabili. «Questi passaggi hanno convinto il Consiglio dei Ministri di non impugnare la legge provinciale» spiega Kompatscher.
Soddisfatto anche l’assessore agli enti locali Arnold Schuler. «In ballo c’erano centinaia di milioni di euro. Il divieto di utilizzare tale avanzo di amministrazione sarebbe stato assolutamente in- comprensibile. Per questo accogliamo come un importante successo per l’Alto Adige la conferma dell’efficacia della nostra legge provinciale» sottolinea Schuler.
I Comuni, a causa del timore di impugnazione della legge provinciale, finora avevano tenuto un atteggiamento cauto evitando di spendere gli avanzi. «Ora finalmente è stata fatta definitiva chiarezza sul tema» rileva Schuler.
La partita vale quasi mezzo miliardo di euro. La Provincia ha realizzato un avanzo di 242 milioni mentre per i Comuni i milioni congelati sono circa 250. Le idee per utilizzare questa montagna di denaro non mancano di certo. Specialmente ora che le elezioni sono dietro l’angolo e ci sono mille lobby e gruppi di interesse da accontentare. Tuttavia la giunta provinciale non potrà fare troppe follie. Dal prossimo anno infatti lo Stato cesserà di versare i debiti arretrati alla Provincia e il bilancio altoatesino si «sgonfierà» di qualcosa come 200 milioni. I tecnici lo hanno già previsto nel bilancio pluriennale. Quindi sarebbe meglio mettere un po’ di fieno in cascina per evitare di dover tirare troppo la cinghia nel prossimo futuro.