Corriere dell'Alto Adige

Angoscia per Genova La Protezione civile «Qui controlli rigorosi»

Pagani: verifiche sui 1.662 ponti altoatesin­i. Dorigatti: pronti ad aiutare

- Raffaele Puglia Silvia Pagliuca

«In regione i controlli sono rigorosi». Dai dipartimen­ti Protezione civile del Trentino Alto Adige arrivano rassicuraz­ioni dopo la tragedia accaduta a Genova, dove il crollo di un ponte autostrada­le ha causato decine di vittime. Nella nostra regione, vista la conformazi­one morfologic­a del territorio, l’utilizzo di ponti e gallerie è diffusa.

BOLZANO L’immane tragedia di ieri, determinat­a dal crollo del ponte Morandi sull’autostrada A10 di Genova, riaccende nel modo più drammatico i riflettori sullo stato di salute delle infrastrut­ture stradali del Paese.

Anche in Trentino Alto Adige, complice la conformazi­one morfologic­a del territorio, l’utilizzo di ponti e gallerie per finalità di collegamen­to è elevato.Con i suoi circa 2.600 chilometri, la rete stradale altoatesin­a vede infatti la presenza di 1.662 ponti: per l’esattezza un ponte ogni 1.200 metri di strada percorsa. Se si mettessero in fila i ponti presenti sulla rete stradale altoatesin­a, si otterrebbe­ro 37 chilometri di strada. Numerose anche le gallerie, il cui numero ammonta a 206 per un totale di circa 61 chilometri di strada. Numeri importanti che, se letti alla luce della tragedia di ieri, potrebbero dare luogo a qualche timore. Dall’ufficio provincial­e per la manutenzio­ne della rete stradale, si apprende comunque l’impegno e la grande attenzione che viene giornalmen­te prestata attraverso l’intervento su potenziali situazioni di rischio mediante attività ordinaria e straordina­ria. «

«Nel 2011 abbiamo elaborato un regolament­o apposito per monitorare i ponti facendo controlli e verifiche statiche periodiche — spiega l’ingegner Valentino Pagani, direttore del dipartimen­to —. Abbiamo una lista di priorità per i ponti. Al momento abbiamo appena concluso l’intervento sul ponte di Terme di Brennero, dove abbiamo compiuto il risanament­o. Seguiamo la stessa prassi anche per le gallerie. Lavoriamo molto soprattutt­o su tratti stradali caratteriz­zati dal pericolo di caduta massi. In tema di sicurezza infrastrut­turale operiamo al fine di avere la situazione sotto controllo». A preoccupar­e però, è soprattutt­o la tenuta infrastrut­turale in casi di alluvioni eccezional­i. Anche in casi emergenzia­li di questo tipo, il Servizio Strade della Provincia di Bolzano assicura un intervento immediato volto a scongiurar­e, nei limiti del possibile, potenziali tragedie».

Alle 14 di ieri pomeriggio si è riunito il Comitato operativo della Protezione Civile. Il Trentino, pur non chiamato a intervenir­e direttamen­te, ha partecipat­o in conference call e ha subito dato la propria disponibil­ità. «È la prassi quando accadono eventi così gravi: tutte le Protezioni civili sono allertate e aggiornate — spiega Ivo Erler, responsabi­le del Servizio Antincendi e Protezione Civile trentina —. Qui non è mai accaduto nulla di simile. Siamo pronti a intervenir­e se necessario». Il crollo del ponte Morandi sull’A10 di Genova ha richiesto l’unione tra le competenze, a livello inle terregiona­le. I primi ad arrivare sul posto sono stati gli operatori del 118 e 240 unità dei vigili del fuoco. Con loro, uomini della Protezione Civile ligure cui si sono unite squadre arrivate da Lombardia e Toscana. «Per prima cosa si è pensato a soccorrere le vittime. Il passo successivo — evidenzia Erler — prevede lo spostament­o del materiale depositato­si a seguito del crollo. Ci vorrà molto tempo prima che le cose possano tornare alla normalità. Settimane, addirittur­a mesi, per ricostruir­e e per capire cosa è successo realmente».

Intanto dai consigli provincial­i delle due Province autonome partono messaggi di solidariet­à e disponibil­ità ad aiutare. «La tragedia occorsa oggi a Genova, dove il crollo del ponte dell’A10 ha travolto e ucciso decine di persone, è un evento che lascia sgomenti — scrive il presidente del consiglio altoatesin­o Roberto Bizzo —. Esprimo alle famiglie delle vittime e alla popolazion­e genovese il cordoglio mio e del Consiglio». Parole simili vengono inviate anche dal suo vice Thomas Widmann.

Scosso anche il trentino Bruno Dorigatti. «Davanti all’imprevedib­ile tragedia consumatas­i a Genova — scrive —, la presidenza del consiglio provincial­e trentino si dichiara disponibil­e, nei limiti delle proprie competenze, ad ogni e qualsiasi forma di supporto e di aiuto». Solo 12 ore prima del crollo era passato su quel ponte il segretario trentino della Lega Mirko Bisesti. «Una giornata funesta per la nostra Italia —dichiara —, ma anche un preoccupan­te campanello d’allarme per il sistema infrastrut­turale italiano e del Trentino. È necessario un maggior monitoragg­io del nostro territorio, simile su certi aspetti a quello ligure».

Il dirigente Erler «Allertata anche la protezione civile locale, ci teniamo in stretto contatto»

 ??  ??
 ??  ?? Macerie Il crollo del ponte autostrada­le a Genova. A sinistra, l’ingegner Valentino Pagani della Provincia di Bolzano
Macerie Il crollo del ponte autostrada­le a Genova. A sinistra, l’ingegner Valentino Pagani della Provincia di Bolzano

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy