Lira turca e spread, fioccano i timori
L’export regionale sotto la lente. Seeber: «Diversificare per ridurre i rischi finanziari»
La caduta della lira turca ieri è rallentata, l’aumento dello spread pure, ma rimane alta l’attenzione rispetto alle perturbazioni nei mercati finanziari, che possono incidere negativamente sull’export. «La fibrillazione sullo spread può colpire soprattutto coloro che hanno contratti a lungo termine», spiega Georg Lun (Ire). Dieci impianti della Leitner in Turchia: «I rischi di investimento ci sono sempre nel mondo, occorre diversificare», dice Seeber.
BOLZANO Sul portale online della Leitner viene descritta una decina di impianti a fune che il colosso altoatesino ha realizzato in Turchia. L’ultimo, costruito nel 2014, è il collegamento tra la città di Bursa e la zona ricreativa sita sulle vicine montagne dell’Uluda. La struttura, lunga nove chilometri, supera un dislivello di 1.400 metri: la cabinovia monofune più lunga al mondo. Per questo il presidente Anton Seeber tiene gli occhi bene aperti. Al telefono dagli Stati Uniti sottolinea che, di fronte all’incertezza, la chiave è la «diversificazione». Nel 2017 il gruppo Leitner ha fatturato 873 milioni di euro, +11% rispetto all’anno prima.
Presidente Seeber, come giudica le turbolenze in Turchia?
«Per noi l’export è una questione di sopravvivenza, realizziamo in Italia solo il 5% del nostro fatturato. È un fatto che il mondo è diventato molto più veloce di prima e pure estremamente piccolo. Quanto accade in Turchia e le conseguenze che ne derivano lo dimostrano. Oggi Ankara, domani altrove».
Siete preoccupati?
«C’è grande preoccupazione. Per quanto è possibile noi abbiamo messo in atto forme di tutela rispetto alla valuta».
Sul vostro portale c’è la descrizione di molti impianti, ne avete altri in progetto?
«Gli impianti sono quelli, strutture che ovviamente necessitano di manutenzione».
Un’azienda come la vostra come può agire per non essere colpita da questi eventi che accadono in diverse parti del mondo?
«La chiave è la diversificazione e una progettualità che abbia un respiro a lungo termine».
In questi giorni in Italia c’è una nuova fiammata di spread, che ne pensa?
«Ritrovarsi nuovamente una fase di incertezza in Italia non è che sia una cosa molto positiva».