Corriere dell'Alto Adige

La corsa disperata in auto finisce al distributo­re «Era in stato confusiona­le»

L’uomo non è stato in grado di rispondere alle domande

- Marco Angelucci

BOLZANO Quando si è reso conto di quello che aveva fatto Paolo Zoni ha provato ad allontanar­si. Ma la sua fuga è durata poco, i carabinier­i lo hanno fermato quasi subito al distributo­re subito prima dell’ingresso dell’autostrada A22.

L’uomo, un facchino pensionato 64enne residente a Collecchio in provincia di Parma, era in evidente stato confusiona­le e non è stato in grado di rispondere ai militari dell’Arma. É stato subito portato in caserma dove gli è stato notificato il fermo. L’accusa è pesante: omicidio volontario.

Paolo Zoni era in vacanza a Santa Cristina insieme alla moglie Rita Pissarotti, anche lei di Collecchio. I due erano arrivati lunedì scorso. Senza figli erano accompagna­ti solo da un piccolo cocker che li scortava nelle loro passeggiat­e. Una coppia affiatata, appassiona­ta di cucina e viaggi.

Il cane è l’unico testimone del delitto. Sono stati i suoi pianti ad allertare l’inservient­e incaricata di pulire le camere. La donna delle pulizie ha trovato Rita Pissarotti riversa sul letto ed ha pensato che fosse svenuta. Ha chiamato i soccorsi ma il medico d’urgenza ha dovuto constatare che la donna era morta. Una coltellata le aveva trafitto il cuore. A quel punto i proprietar­i dell’albergo hanno chiamato i carabinier­i.

I sospetti si sono subito indirizzat­i sul marito della donna che aveva lasciato l’albergo al mattino. Senza dire nulla a nessuno Paolo Zoni è sceso in garage, è salito sulla sua auto

Dinamica Il facchino è uscito attraverso i garage

ed è partito senza dire nulla a nessuno.

A quel punto è scatta la caccia all’uomo. I militari dell’Arma hanno bloccato le strade principali e anche l’ingresso dell’autostrada. La ricerca non è durata molto.

Paolo Zoni ha percorso indisturba­to la strada della val Gardena e un lungo tratto della valle Isarco. Alla fine però è stato fermato nei pressi di un distributo­re di benzina poco prima del casello autostrada­le di Bolzano nord. Non è chiaro se l’uomo volesse fuggire, era in evidente stato confusiona­le e non è stato in grado di rispondere alle domande dei militari. Una volta accertata l’identità dell’uomo, i carabinier­i lo hanno portato in caserma di gli è stato notificato l’arresto con l’accusa di omicidio volontario. Da lì Zoni è stato tradotto nel carcere di via Dante dove si trova tutt’ora detenuto.

Per il momento l’uomo non ha nominato un difensore di fiducia e non è ancora stato sentito dal magistrato di turno Axel Bisignano.

Domani ci sarà l’udienza di convalida del fermo e Zoni sarà sentito dal gip. Sempre domani è prevista anche l’autopsia sul corpo di Rita Pissarotti che servirà a stabilire le cause e l’ora del decesso che non è ancora chiara.

Tutti i vicini raccontano di una coppia affiatata, nessuno avrebbe mai immaginato che la vacanza in al Gardena potesse avere un epilogo così tragico.

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 ??  ?? RilieviSul posto sono arrivati anche gli uomini della scientific­a per i primi rilievi. Domani ci sarà l’autopsia per stabilire le cause e l’ora esatta del decesso di Rita Pissarotti (Fotoserviz­io Klotz/Rensi)
RilieviSul posto sono arrivati anche gli uomini della scientific­a per i primi rilievi. Domani ci sarà l’autopsia per stabilire le cause e l’ora esatta del decesso di Rita Pissarotti (Fotoserviz­io Klotz/Rensi)

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