La corsa disperata in auto finisce al distributore «Era in stato confusionale»
L’uomo non è stato in grado di rispondere alle domande
BOLZANO Quando si è reso conto di quello che aveva fatto Paolo Zoni ha provato ad allontanarsi. Ma la sua fuga è durata poco, i carabinieri lo hanno fermato quasi subito al distributore subito prima dell’ingresso dell’autostrada A22.
L’uomo, un facchino pensionato 64enne residente a Collecchio in provincia di Parma, era in evidente stato confusionale e non è stato in grado di rispondere ai militari dell’Arma. É stato subito portato in caserma dove gli è stato notificato il fermo. L’accusa è pesante: omicidio volontario.
Paolo Zoni era in vacanza a Santa Cristina insieme alla moglie Rita Pissarotti, anche lei di Collecchio. I due erano arrivati lunedì scorso. Senza figli erano accompagnati solo da un piccolo cocker che li scortava nelle loro passeggiate. Una coppia affiatata, appassionata di cucina e viaggi.
Il cane è l’unico testimone del delitto. Sono stati i suoi pianti ad allertare l’inserviente incaricata di pulire le camere. La donna delle pulizie ha trovato Rita Pissarotti riversa sul letto ed ha pensato che fosse svenuta. Ha chiamato i soccorsi ma il medico d’urgenza ha dovuto constatare che la donna era morta. Una coltellata le aveva trafitto il cuore. A quel punto i proprietari dell’albergo hanno chiamato i carabinieri.
I sospetti si sono subito indirizzati sul marito della donna che aveva lasciato l’albergo al mattino. Senza dire nulla a nessuno Paolo Zoni è sceso in garage, è salito sulla sua auto
Dinamica Il facchino è uscito attraverso i garage
ed è partito senza dire nulla a nessuno.
A quel punto è scatta la caccia all’uomo. I militari dell’Arma hanno bloccato le strade principali e anche l’ingresso dell’autostrada. La ricerca non è durata molto.
Paolo Zoni ha percorso indisturbato la strada della val Gardena e un lungo tratto della valle Isarco. Alla fine però è stato fermato nei pressi di un distributore di benzina poco prima del casello autostradale di Bolzano nord. Non è chiaro se l’uomo volesse fuggire, era in evidente stato confusionale e non è stato in grado di rispondere alle domande dei militari. Una volta accertata l’identità dell’uomo, i carabinieri lo hanno portato in caserma di gli è stato notificato l’arresto con l’accusa di omicidio volontario. Da lì Zoni è stato tradotto nel carcere di via Dante dove si trova tutt’ora detenuto.
Per il momento l’uomo non ha nominato un difensore di fiducia e non è ancora stato sentito dal magistrato di turno Axel Bisignano.
Domani ci sarà l’udienza di convalida del fermo e Zoni sarà sentito dal gip. Sempre domani è prevista anche l’autopsia sul corpo di Rita Pissarotti che servirà a stabilire le cause e l’ora del decesso che non è ancora chiara.
Tutti i vicini raccontano di una coppia affiatata, nessuno avrebbe mai immaginato che la vacanza in al Gardena potesse avere un epilogo così tragico.