Corriere dell'Alto Adige

Arte e natura in val di Ledro

- Silvia Vernaccini

Ledro Land Art è un itinerario d’arte immerso in una bella pineta poco distante dal Lago di Ledro, in località Pur, lungo il torrente Assat. Comprende oltre una ventina di opere che quasi si mimetizzan­o con il paesaggio: opere singolari che muovono riflession­i sul fare arte. Avviato nel 2012 dal Comune di Ledro per valorizzar­e il paesaggio, si è arricchito progressiv­amente di nuove sculture e installazi­oni. Queste, realizzate con pietre, ferro e legno — materiali comunque ecososteni­bili — sembrano dialogare con i suoni, i colori e le luci del bosco lungo un percorso carico di suggestion­i. Ogni opera è accompagna­ta dalla spiegazion­e dell’artista, dalla sua riflession­e, ma conviene prima lasciarsi stupire, coinvolger­e dalla fantasia.

Vi si può accedere da Molina come da Pieve di Ledro. Nel primo caso si lascia la macchina presso l’area archeologi­ca delle palafitte e si percorre la strada asfaltata fino alla spiaggia di Pur, panoramici sul lago con le sue spiaggette e l’imponente Cima d’Oro sopra Mezzolago (2,5 chilometri); nel secondo si lascia la macchina in paese (da visitare il Museo della Farmacia Folletto) e, superati i campeggi, si procede sulla ciclopedon­ale, poi promiscua che porta alla spiaggia di sassi di Pur e al villaggio turistico (4 chilometri.). Da Pur si seguono le indicazion­i Ledro Land Art, si supera una tranquilla zona residenzia­le con prati da fieno macchiati dal bosco (ultimo parcheggio: fontana e accesso ai camper) e si arriva alla Ca’ Santa Lucia dove inizia l’itinerario vero e proprio (20 minuti; tabelle, parcheggio). La strada asfaltata prosegue per Malga Cita che si raggiunger­à col nostro sentiero nel bosco, in parte lungo il corso del torrente controllat­o da importanti briglie, incontrand­o le diverse opere d’arte. Il percorso compie infatti il giro di boa a valle di Malga Cita, anche nota per frana della Val Scaglia (746 metri). Per chi volesse, dalla malga il sentiero 457B sale sul Monte Corno (1.732 metri; 1.30 ore), mentre il 419 prosegue per Malga Giù e la Bocca di Caset nell’Alpe di Tremalzo.

Si ritorna cercando magari qualche opera «scappata allo sguardo» oppure scegliendo la strada asfaltata. Non mancano panche per riposare, fontanelle, tavoli per il picnic…Fattibile col passeggino e con la mountain bike.

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